Il
critico d’arte si soffermò a lungo a osservare la tela della giovane pittrice
Vilma De Lazzari e, quando il folto gruppo di persone si zittì in attesa del
suo giudizio, si lanciò in un lunghissimo panegirico di tredici minuti:
«Quest’opera meravigliosa mostra tutta la sensibilità, il dolore, le emozioni
dell’autrice. La pittrice in questione è un vero e proprio genio e questa
meravigliosa tela ne è la piena dimostrazione…»
Alla
fine gli astanti iniziarono a inondare il critico di domande, finché una minuta
ragazza si fece largo tra i presenti, nel tentativo di farsi vedere
dall’esperto e gli chiese con voce soave: «Cosa ne pensa delle altre opere
dell’artista?»
Senza
indugio il critico riprese il suo panegirico: «Favolosi! Un’opera più significativa
dell’altra. Io stesso gliel’ho detto alla mia carissima amica Vilma,» proseguì
incurante delle gomitate del gallerista, «che le sue opere stanno raggiungendo
una maturità eccelsa e che ogni tela migliora dalla precedente!»
La
giovane si rivolse quindi al gallerista: «Quanto lo hai pagato?» E senza
attendere la risposta si allontanò, con fare stizzito.
«Chi
era quella forsennata?» Chiese allora il critico al gallerista paonazzo e
questi, con un filo di voce: «Vilma De Lazzari».
Ho
scritto questo breve racconto, ispirata dal progetto di Romina Tamerici “Una
parola al mese”, che prevede per ogni mese l’uso di una nuova parola, poco nota
e poco usata. Qui tutte le informazioni.
Bell'idea Kinsy! E grazie per la partecipazione all'iniziativa.
RispondiEliminaMi piace l'attacco e anche il racconto nella sua totalità! :)
RispondiEliminaA Romina e Sara: sono felice vi sia piaciuto.
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