domenica 22 novembre 2015

Vacanze romane senza letteratura

Quando parto per un viaggio mi piace informarmi sul luogo dove mi recherò, non solo dal punto di vista turistico, ,a anche da quello letterario. Mi piace immergermi nelle atmosfere dei luoghi che andrò a visitare. Così, per esempio, quest'estate quando sono andata in crociera nel mediterraneo orientale e ho raggiunto Istanbul, ho letto Istanbul di Orhan Pamuk e poi mi sono immersa nella lettura esotica de Il minotauro di Benjamin Tammus, gentilmente suggerito da Ivano Landi.
La settimana scorsa, dopo ben sette anni, sono tornata a Roma, meta che in passato, per molti anni, ha rappresentato una tappa annuale. Questa volta non ho ritenuta necessario immergermi precedentemente in libri d'arte o letture romane, certa di non averne bisogno, vista la conoscenza che ho della città. Mi chiedo se anche questo fatto abbia contribuito ad un soggiorno romano non molto piacevole.
Anche voi ci preparate ad affrontare un viaggio attraverso la lettura?