lunedì 23 luglio 2012

Come sto passando il tempo


Siccome da molto tempo non posto qualcosa, i miei affezionati lettori (!) si staranno chiedendo che fine ho fatto. Così, per i più curiosi, vi informo con quali attività mi sto cimentando in questo momento, tralasciando, ovviamente, le cose prettamente private.
Per prima cosa ho ripreso in mano il romanzo sul terremoto; anche se a dire il vero più che ripreso in mano ho ricominciato tutto daccapo, perché totalmente insoddisfatta di quello che avevo scritto fin’ora. Non lo so se lo finirò mai, ma è un progetto che ho sempre in testa e che quindi deve in qualche modo sfogarsi su carta.
Poi, sono completamente presa dal concorso indetto da Laura CostantiCronache dalla fine del mondo 21/12/2012", per il quale ho partecipato con un racconto che non ha passato nemmeno la prima selezione. Si è però creato un gruppo su FB molto interessante di scrittori, o aspiranti tali come me, che leggono e discutono i racconti partecipanti. Anche se mi porta via molto del mio tempo libero, sono molto entusiasta di questa attività, perché leggendo racconti e commenti e confrontandomi con altri colleghi (anche se nei confronti di alcuni è un termine molto presuntuoso da parte mia) sto imparando davvero molto.
Infine sto cercando idee per partecipare all’ “Olimpiade: giveaway perscrittori!”, organizzato da Romina Tamerici sul suo blog. La trovo un’ottima palestra di allenamento e spero poter trovare un gruppo di partecipanti attivo come quello di cui ho parlato al punto precedente.
E la cosa più importante: leggo! Ve ne parlerò presto!

giovedì 5 luglio 2012

E-book on line


Post veloce: il mio e-book è di nuovo disponibile (click qui).


Scaricate, leggete, condividete e commentate!

mercoledì 4 luglio 2012

Sogno ad occhi aperti


A volte mi piacerebbe che qualcuno di grande, un nome famoso e altisonante, passasse di qua, leggesse quello che ho scritto e mi dicesse sinceramente e spietatamente quello che ne pensa. Certo questo succede solo nei sogni, ed infatti il post si intitola non a caso “sogno ad occhi aperti”. Credo che questi personaggi, se esplorano il web cerchino qualcosa di valido, interessante, che gli dia uno spunto di riflessione su un dato tema, non di certo alla ricerca di qualche scribacchino che si illude di poter, un giorno, affermarsi come scrittore. Ma provate ad immaginare. Pinco Pallo passa di qui, per un’inspiegabile ragione, legge e decide che non può trattenersi e comincia a criticare frase per frase quello che hai scritto. La prima reazione sicuramente sarebbe di sconforto: mi sentirei smontata io, personalmente, pezzo per pezzo. Ma poi prenderei i commenti e cercherei di analizzare, chiedendomi se si tratta proprio di miei limiti invalicabili o se in qualche modo posso porvi rimedio e imparare. Poi, intavolerei un discorso costruttivo direttamente con Pinco Pallo… e si va be’ ora non esageriamo! 

martedì 3 luglio 2012

CAHIER DE VOYAGE


Domenica mattina sono partita per una breve vacanza (una settimana) al mare con la mia bella famiglia. Noi non siamo la classica famiglia tutto mare e riposo, anzi, questi se mai sono i tappabuchi delle nostre ferie. O almeno era così fino all’anno scorso, perché non avevamo fatto i conti con i ritmi della più piccola. E così non potrò dar corso al mio progetto di creare un piccolo cahier de voyage di questa piccola vacanza.
Per questa volta, quindi, mi limiterò alla teoria.
Il “cahier de voyage” non è altro che un diario di viaggio, che ferma sulla carta esperienze ed emozioni di un dato viaggio; i più affascinanti sono quelli esotici, ma per uno scrittore sicuramente scriverne uno su una meta più anonima rappresenta sicuramente una bella sfida. Spesso questi diari sono dei semplici quaderni, magari trattenuti da un elastico e arricchita da disegni, fotografie, tickets e quanto può aiutare a creare il ricordo dei luighi visitati. Non è detto che il cahier debba essere pubblicato: trattandosi di un diario, chi lo scrive può metterci molte cose personali e ritenerlo troppo intimo per farlo leggere a qualcun altro, ma sicuramente sarà un piacere ritrovarlo e rileggerlo dopo parecchi anni.  Il cahier de voyage non è certo una guida turistica, anzi, quanto più si discosta da questa, tanto più diventa affascinante, sia che si decida di tenerlo privato sia, e soprattutto, se si decide di pubblicarlo. Di guide turistiche ce n’è a bizzeffe, mentre racconti di viaggi divertenti, tragi-comici, drammatici o insoliti non ce ne sono molti, e comunque mai abbastanza se sono davvero originali.
Il mio sogno è quello di scrivere un cahier de voyage sulla Carnia, perché in fondo può essere un viaggio anche il luogo dove si vive: in fondo basta un quaderno, una matita e due occhi aperti!
Buon viaggio!

Per approfondire questo articolo: