Era
l’ora. Giuseppe si preparò per il suo appuntamento quotidiano. Si infilò il
cardigan, che lasciò aperto, prese la sedia con la mano destra e appoggiandosi
sul bastone, che teneva in quella sinistra, si avviò con passo lento e pesante
verso la terrazza. Ogni giorno a quell'ora poteva godersi il suo spettacolo
preferito. La giovane e bionda badante del suo vicino di casa, ridotto a letto
da una penosa malattia, si recava nell’orto per estirpare erbacce e raccogliere
la verdura matura. A dire il vero la badante non era poi così giovane, aveva
sicuramente passato la quarantina, ma in confronto a lui la signora lo era
davvero. Né l’età aveva rovinato il suo aspetto: lunghi capelli biondi raccolti
a coda, frangia sul volto tondo e quasi privo di rughe, un bel corpo formoso; il
tutto sottolineato da una abbigliamento comodo, ma attillato e da una costante
scollatura, che lasciavano vedere gran parte del seno agli occhi disabituati di
Giuseppe.
Quel
giorno la giovane signora, complice il caldo di luglio, portava un’abbondante
canotta rossa, sopra dei pantaloncini corti neri. Giuseppe si sedette sulla sua
sedia e, con le mani appoggiate al suo inseparabile bastone, si mise a guardare
in direzione di quell’orto curato. Niente lo distraeva: occhi e pensieri erano
concentrati su quella visione, immaginando di poter vedere di più, come gli
riusciva da giovane, quando era ancora in forze.
La
badante, della quale ignorava il nome, lavorava con vigore, togliendo erbacce e
spostando la terra. Si piegava avanti, si rialzava, si sporgeva verso il
secchio, si ripiegava, evidenziando a turno la scollatura e la rotondità del
fondoschiena. Giuseppe non si perdeva un movimento.
Ed
improvvisamente una spallina della canotta scivolò di lato scoprendo un seno
privo di reggiseno. Per un attimo il vecchio rimase inebetito, quasi non capisse
cosa stesse succedendo, poi si concentrò sullo spettacolo. Quanto tempo era
passato da quando una donna si era scoperta l’ultima volta davanti ai suoi
occhi? Nemmeno se lo ricordava.
La
donna, forse credendo di non essere vista o forse indifferente nell’esserlo, si
sistemò con molta calma, prolungando il piacere del vecchio
guardone.
Giuseppe rimase lì seduto ancora un paio di minuti e poi si alzò e
rientrò lentamente in casa, lasciando la sedia sulla terrazza. Il sorriso quasi
privo di denti che gli aveva addolcito il viso rugoso, aveva lasciato posto ad
una lieve rassegnazione. Da quel giorno il suo appuntamento quotidiano non
avrebbe avuto più lo stesso sapore.