domenica 25 marzo 2018

Vale davvero la pena di partecipare a concorsi letterari?

Tempo fa ho partecipato ad un concorso letterario, gratuito, che prevedeva, per i racconti vincitori, la pubblicazione in un’antologia, con evento di presentazione del volume in un luogo della mia regione. La casa editrice mi sembrava seria: tra i loro scrittori c’è una persona che stimo molto e che lotta contro l’editoria a pagamento. 
Alla scadenza del termine per l’invio dei racconti, l’editore informa che avrebbe prorogato il termine per dare maggiore possibilità ad altri autori interessati. Tra le righe ho letto: poca partecipazione, speriamo che partecipi ancora qualcuno.
Dopo pochi giorni dalla seconda scadenza, ricevo una mail fredda e anonima, che mi informava che il mio racconto è stato selezionato per far parte dell’antologia e, oltre ad avvisarmi che non avevano ancora deciso dove e quando si sarebbe tenuta la presentazione del volume, mi chiedevano quante copie volessi ordinare, dandomi solo due giorni per accettare e firmare la liberatoria.
Per carità, nessun obbligo di acquisto, però a questo punto mi si sono attivate le antenne.
Non ho risposto alla mail indecisa se chiedere ulteriori chiarimenti o... alla fine i due giorni sono passati in fretta.
Ricevo quindi un’altra mail, sempre fredda e anonima, che mi sollecitava la liberatoria, nonché il numero di copie che desideravo.
A questo punto ho accantonato definitivamente l’idea di rispondere.
In fondo avevo partecipato al concorso, non tanto per “fare curriculum”, ma per avere un po’ di visibilità al di fuori della mia area d’azione. Ma, vista la brama di vendermi copie, è ovvio che il libro non avrebbe avuto alcuna diffusione, se non tra gli autori partecipanti al concorso (e a questo punto mi chiedo anche se ci sia stata una selezione dei racconti). E allora perché regalare un mio racconto a un editore la cui unica finalità è lucrarci sopra senza nemmeno provare a fare il suo mestiere e senza darmi nulla in cambio?
Ovviamente poi ho fatto i compiti e ho scoperto che, uno, i libri nati da questo ciclo di concorsi sono in vendita solo sul sito dell’editore, ma non in altri store on line (dove ci sono però in bella mostra altri suoi volumi) e due, che si tratta di un editore a doppio binario (se avevo ancora dubbi).
Se devo regalare un racconto, lo regalo ai miei lettori!
Anzi, credo proprio che lo farò.
Vi terrò aggiornati.