domenica 21 giugno 2015

14#UnMotivoPerLeggere - Puoi diventare un esperto in una qualche materia

Quando la curiosità ci assale e si ha voglia di sapere qualcosa su una determinata cosa, l’unico modo per placarla è quella di leggere un libro su tale argomento. È vero, oggi c’è internet ed è più facile trovare le informazioni che si cercano, ma di fatto si legge comunque, cambia solo il supporto. A volte la nostra curiosità viene placata subito, non appena apprese due nozioni. Altre volte, invece, siamo spinti a saperne di più. E così iniziamo a leggere testi sempre più specifici e approfonditi. Da lì il passo è breve a diventare dei veri e propri esperti in materia: a forza di leggere tutto quello che si trova su un determinato argomento, spaziando tutti i punti di vista, si finisce per conoscerne ogni aspetto, i vari filoni e a ricavarne una propria opinione critica.
A scatenare tutto ciò può essere, come detto, la curiosità, ma anche la passione per un argomento, un personaggio, un hobby . Sì, perché anche le persone che si ritengono più manuali e meno intellettuali possono approfondire la propria passione leggendo appositi manuali e confrontando le proprie abilità con le tecniche ivi descritte e magari conoscendone anche l’evoluzione storica.
Buona lettura!

martedì 16 giugno 2015

Un libro in valigia

Sto preparando la valigia perché tra alcuni giorni partirò in vacanza. E se non ho dubbi su cosa portare con me, cioè praticamente tutto e molto di più di quello che effettivamente mi servirà, per la prima volta non so quali libri portare con me. Sì, perché la pila di libri in attesa di essere letti è sempre più bassa. Sono sempre stata una forte lettrice, ma mai come quest'anno ho divorato tanti libri!
E così chiedo il vostro aiuto: vi chiedo consigli di lettura.
Ovviamente il vostro compito non sarà facile, perché durante queste vacanze vorrei leggere qualcosa di nuovo, magari anche uno scrittore poco noto (#ioleggodifferente), di esotico e di terre lontane (sarà che arrivo fino a Istanbul?), ma niente di impegnativo perché sono, appunto, in vacanza.
Bene, la palla a voi: attendo i vostri suggerimenti!

domenica 14 giugno 2015

13#UnMotivoPerLeggere - Fai incontri nuovi

Sai che monotonia incontrare sempre i soliti conoscenti, dei quali conosci perfettamente la fisionomia e le abitudini quotidiane! Quelli che ti dicono sempre le stesse cose, che si lamentano sempre per lo stesso motivo, che sai dove li incontrerai. Ogni singolo giorno, sempre uguale.
Poi apri un bel libro e incontri capitani di sottomarini e naufraghi, omicidi e pazzi, indiani d’America e in indiani dell’India, scalatori, nobiluomini e cortigiane, ma anche persone comuni come te, che però si trovano in situazioni bizzarre o ad affrontare cambiamenti radicali nella propria vita. E così fai la conoscenza anche di altri mondi e delle loro usanze, di costumi diversi e di come le persone sanno essere sfaccettate. E in ogni libro fai incontri diversi, ogni libro parla di persone differenti, mai uguali, mai noiose. Ci sono buoni e cattivi, ci sono buoni che diventano cattivi e cattivi che in fondo sono anche buoni. Insomma, dietro ogni storia ci sono persone, pronte per essere scoperte.

domenica 7 giugno 2015

12#UnMotivoPerLeggere - Ti emozioni, ti senti vivo, piangi e ridi

Si chiama empatia.
La tua vita può essere monotona e sempre uguale e a volte ti puoi dimenticare certe emozioni, ma con un buon libro queste riaffiorano quando meno te lo aspetti. Perché è vero, quando la vita ti ha ferito ti crei una corazza verso l’esterno, verso gli altri che ti circondano. Ma quando stringi in mano un romanzo scritto bene e ti lasci trasportare dalla trama, le esperienze e le emozioni dei protagonisti diventano parte di te. In questo caso, però, non ti senti vulnerabile verso il tuo prossimo, perché sai che nessuno potrà ferirti e puoi abbandonare alle emozioni che provi. È un modo per sfogarti, per non impazzire e per sentirti ancora vivo.

domenica 31 maggio 2015

11#UnMotivoPerLeggere - È un ottimo nascondiglio

All’interno di un libro si possono nascondere bigliettini con messaggi d’amore segreti, foglietti che contengono informazioni riservate, ricevute di cinema o teatro a cui teniamo particolarmente, perché legati ad un bel ricordo, o custodire fotografie di persone care. Tra le pagine di un libro si possono conservare anche banconote ricevute di nascosto. Non sto cercando di spingervi verso l’illegalità, penso ad esempio a soldi ricevuti da una nonna in qualità di nipote prediletto a discapito degli altri nipoti. In un volume si possono nascondere molti oggetti, con l’unico limite delle dimensioni: questi devono avere, infatti, una forma il più possibile bidimensionale.
Ma il libro può diventare anche il canale per inviare messaggi segreti. Basta inventarsi un codice. Il destinatario riceve un elenco di numeri, che corrispondono alla numero della pagina. A questo punto basterà ricopiare, ad esempio, la prima lettera della pagina per comporre il messaggio. La lettera può essere anche l’ultima, oppure si può inviare un codice cifrato contenete coppie di numero, riferite alla pagina e al numero di riga.
Pronti per diventare delle perfette spie?
Non proprio, perché se non siete dei lettori, un improvviso interessamento ad un libro potrebbe destare dei sospetti. Quindi, preparate il terreno: iniziate a leggere e poi, se lo vorrete, potrete darvi alla vostra vita segreta!

domenica 24 maggio 2015

10#UnMotivoPerLeggere - È l’unico hobby che fai sul divano, che non è una perdita di tempo

Oggi la vita è frenetica per tutti quanti, si corre dalla mattina alla sera, tra lavoro, figli, spesa, scadenze, ecc. E si ha ben poco tempo per sé stessi e per le proprie passioni. Sedersi sul divano è un lusso che ti concedi solo a sera tardi; e tra le mille cose da fare che ti aspettano ti senti anche un tantino in colpa, come se riposarsi al giorno d’oggi fosse solo una perdita di tempo. Perché questo è quello che ci ha inculcato la società di questi tempi: non ti puoi fermare, devi correre, produrre, fare qualcosa.
Fermarsi e godersi un buon libro, per ricaricare le pile e svagare il cervello tra le pagine di un romanzo è un modo per prendere un po’ di tempo per sé stessi e non sentirsi affatto in colpa. Leggere, oltre a essere un piacere, è un modo per arricchire, come già detto in un precedente post, il nostro bagaglio conoscitivo. Insomma, alla domanda «Cosa stai facendo?», rispondere «Sto leggendo un libro!» ci fa sentire meglio con noi stessi, con la nostra coscienza, e migliori verso gli altri, piuttosto che rispondere «Niente, mi sto riposando». Insomma, un hobby che puoi fare comodamente spaparanzato sul divano, ma che non è una perdita di tempo.

giovedì 21 maggio 2015

Cari saluti ovvero la cartolina

«Nonna me l'hai spedita la cartolina?» Così ha esordito la mia Sbilf di sei anni al telefono con la nonna lontana, perché in vacanza. Un po' mi ha meravigliata, perché la vedo molto attratta dalla tecnologia, da cui cerco di tenerla ancora lontana.
Credo che la richiesta volesse dire: «Nonna, mi pensi?» Perché in effetti quasi nessuno più spedisce cartoline, soppiantate da telefonate e fotografie spedite in tempo reale via mms, facebook, whatsapp. Eppure tutta questa tecnologia non ha la magia della cara vecchia cartolina. Aprire la cassetta delle lettere e trovare il pensiero di una persona cara, che pur lontana ha trovato il tempo per dedicati una piccola attenzione ti fa sentire speciale. Perché sì, la foto inviata in tempo reale (e spesso si tratta di un selfie) può farti piacere, ma ha un che di egoistico, sembra dire: sono qui, sto vedendo questo, invidiami!
La cartolina, invece, è per te, è stata scritta solo per te, è un pensiero rivolto a te. E la persona che te l'ha spedita si è scordata per un minuto di sé stessa per pensare un momento solo a te.

domenica 17 maggio 2015

9#UnMotivoPerLeggere - Leggere fa rimanere giovane il cervello

Secondo alcune ricerche (del Liverpool University e  del Rush University Medical Center in collaborazione con l'Illinois Institute of Technology di Chicago) leggere, aiuta a prevenire l’invecchiamento del cervello. La lettura, soprattutto di classici,  risveglia l’area destra del cervello, quella deputata alla memoria e alla creatività. Leggere è utilissimo per conservare la memoria e riuscire a preservare le abilità cognitive e ad aumentare la concentrazione della “memoria autobiografica”, la memoria, cioè, degli eventi che abbiamo vissuto nel corso della nostra vita.
A questo proposito voglio condividere con voi il mio ricordo. Ero adolescente e, come capita spessissimo in quegli anni, tragicamente innamorata. Mi ricordo benissimo l’estate calda e le notti stellate, io ero a letto e, triste, sognate, delusa, leggevo “Cime Tempestose”. Questo romanzo è ancora sul podio delle mie letture preferite (al secondo posto, perché al primo c’è da sempre “Il ritratto di Dorian Gray”).
E ora a voi: ve la sentite di condividere un ricordo con me?

martedì 12 maggio 2015

L'ultima tela

Max è davanti alla tela bianca in attesa dell’ispirazione. Sono due ore che è lì immobile.
Non un’idea, non un pensiero, non un accenno.
Nulla.
Solo l’insuccesso della sua ultima mostra.
Tiepida partecipazione di pubblico. Pessima recensione sui giornali. Poche vendite.
Lo hanno accusato di aver perso la passione, quel tocco che lo distingueva. E ora è qui davanti alla tela e l’unica cosa a cui riesce a pensare è che forse hanno ragione. Forse ha davvero perso la sua creatività.
Quel tale sul giornale ha persino insinuato che la causa di questa sua “piattezza e assenza di stile”, testuali parole, è dovuto al fatto che ora che è diventato ricco non ha più alcun stimolo che lo spinga a dipingere, perché non ha più bisogno di creare per guadagnare. Ma quale ricchezza, al massimo un po’ di notorietà.
Mai prima di oggi è stato senza una seppur minima idea. Di solito inizia a dipingere da un piccolo spunto: un oggetto, un colore, un’emozione. Una volta ha dipinto un’intera collezione dopo aver visto una fotografia su un giornale.
Forse ha ragione quel giornalista, ormai ha perso la sua musa, qualunque cosa essa sia stata.
Non dipingerà più nulla in vita sua, nulla di decente.
Quel senso di struggimento, che lo ha colto la sera prima, lo sta abbandonando piano piano, per lasciare posto ad una rabbia che nasce dal più profondo della sua anima. Sente la collera salirgli dalle viscere. Sente l’ira aumentare d’intensità e avvolgerlo così stretto da sentirsene quasi soffocare.
Impensabile non dipingere. Meglio la morte.
Le mani iniziano a tremare, poi anche il labbro inferiore vibra e infine la vista si offusca, gli occhi si riempiono di lacrime.
Deve reagire. Nessuno può dirgli che non sa più dipingere. Lui è il genio del colore!
In uno scatto di furia, afferra un barattolo di colore indaco e lo scaraventa verso la tela. Il colore copre gran parte della superficie bianca e poi cola verso il pavimento. Ma non basta, Max afferra anche il barattolo del colore nero e lo lancia violentemente sul pavimento. Il colore straborda fuori schizzandogli addosso e sporcando tutto quello che si trova nel giro di mezzo metro: pavimento, cavalletto, sgabello e tela, già macchiata di indaco.
Max continua nel suo sfogo distruttivo e scaraventa anche il barattolo ancora chiuso del rosso, che sbatte contro la tela, rimbalza e atterra sopra il cavalletto, perde il tappo e il colore inizia a colare come fosse la lava di un vulcano in eruzione.
Quando sente la porta di casa aprirsi e poi richiudersi di nuovo, si ridesta dalla sua furia. Ha il respiro affannato e la fronte imperlata di sudore. Gira di pochi centimetri la testa, giusto per accertarsi della presenza di Paolo, il suo agente. Solo lui e la signora delle pulizie hanno la chiave.
«Max, è da ieri sera che ti sto cercando… ero preoccupato per te!»
L’uomo attraversa chiassosamente l’atrio e d’improvviso si ferma.
«Max! Ma è meraviglioso! È proprio questo che ti dicevo. Passione! Emozioni! E pensare che per come te ne sei andato via ieri sera temevo che non avrei più visto un tuo quadro. Ed invece… Rieccolo il pittore in cui ho creduto tanti anni fa!»

domenica 10 maggio 2015

8#UnMotivoPerLeggere - È l’unica droga che non fa male

Personalmente quando leggo qualcosa di interessante e coinvolgente, mi carico di un’energia nuova e propositiva, come se prendessi delle vitamine ad effetto immediato. Così procedo avidamente nella lettura e quando arrivo alla fine del libro, mi assale una specie di delusione mista a malinconia, come se soffrissi di una crisi di astinenza dalle pagine che stavo leggendo e che ora sono finite. Mi prende la smania di cercare un altro volume che mi faccia provare le stesse sensazioni, così guardo i libri che ho sul comodino in attesa di essere letti e mi sembrano improvvisamente pochi. E allora mi precipito in libreria e mi rifornisco di titoli e volumi nuovi per rimpinguare la pila sul comodino.
Insomma, mi sembra di essere drogata di libri!
In fondo che male c’è!? Non ci sono controindicazioni, non fa male né al fisico né alla mente, anzi ci sono solo benefici.
Droghiamoci pure di libri, nessuno ci manderà all’anonima-lettori!