sabato 16 novembre 2013

UN COVO DI VIPERE di Andrea Camilleri


Per me Camilleri è sinonimo di estate, sarà l'uso dl siciliano, lingua di mare ed esotica per me che vivo al nord Italia, sarà che i polizieschi non sono molto impegnativi e si prestano molto bene ad essere letti in riva al mare. E anche questo libro non ha fato eccezione: l'ho letto quando ero in vacanza il mese di luglio.
In questa puntata (tanto per citare anche la serie televisiva, che non sego) il commissario Montalbano si trova a dover risolvere l'omicidio del ragioniere Cosimo Barletta, che si rivelerà uno sciupa-femmine e un ricattatore. Ma Montalbano dovrà trovare due assassini, perché sin dalle prime pagine si scoprirà che l'uomo era stato ucciso due volte: prima il veleno, poi un colpo di pistola.
La particolarità di questo romanzo è che Camilleri sfiora (e accentuo: sfiora) un tema importante, che si rivelerà solo alla fine.


Nessun commento:

Posta un commento