venerdì 19 ottobre 2012

Virilità


<<Metta pure il suo cane sul tavolo.>> Disse con tono piatto il veterinario mentre si lavava le mani al lavandino, sulla parete di fronte alla porta.
<<Mi dica, qual è il problema?>> Chiese voltandosi e guardando per la prima volta il paziente e il suo accompagnatore.
<<Be’… volevo fargli un controllo, per vedere se è tutto a posto…>>
<<Ma come si chiama questa bella bestiolina?>> A Matteo parve quasi che il veterinario si rivolgesse direttamente all’animale, quando nel pronunciare la domanda lo afferrò per il muso, come a pizzicare le guance rubiconde di un bambino paffuto.
<<Attila…>> Rispose con un filo di voce rauca.
<<Quanto tempo ha?>> Il dottore continuava ad accarezzare l’animale, girando attorno al tavolo e ammirandolo in ogni sua parte.
<<Non saprei… io ce l’ho da circa due mesi… L’ho trovato… ho cercato il suo padrone… Non aveva nemmeno il microchip, così me lo sono tenuto.>> Matteo era visibilmente nervoso. Si continuava a toccare i capelli e non riusciva a stare fermo sulle gambe, muovendosi avanti e indietro di un paio di passi.
<<Allora è la prima volta che lo fa visitare?>>
<<Certo che no!>> Rispose franco, per smentire il tono accusatorio del veterinario. <<L’ha già visitato il suo collega e abbiamo anche iniziato la profilassi delle vaccinazioni.>>
<<E allora mi dica: qual è il problema?>>
<<Nessuno! Cioè… voglio sono accertarmi che stia bene…>>
<<Per quel che posso vedere il suo cane è in piena forma. Se non mi dà delle indicazioni lei, non posso approfondire di più la visita.>>
<<Mi sembra un po’, diciamo, tranquillo…>>
<<Cosa intende per tranquillo?>>
Matteo diventò paonazzo.
<<Be’, vede… Non interagisce con altri cani…>>
<<Guardi, gli animali sono come noi: alcuni più socievoli e altri un po’ più riservati.>> Rispose pronto il veterinario continuando ad accarezzare l’animale e rivolgendosi direttamente a lui: <<Sei un timidone?>>
<<Mi capisca… non guarda nemmeno quelli dell’altro sesso! Insomma, non vorrei sia.. be’ ha capito.>> Continuò Matteo paonazzo in volto.
<<Ah! Capisco, capisco.>> Il tono dell’uomo era quasi canzonatorio; fece alzare il cane, lo guardò dietro e gli passò una mano sotto la pancia. Poi con un sorrisetto disse: <<Congratulazioni! Il suo cane è incinta!>>.

9 commenti:

  1. Ma io mi dico! Come si fa a confondere un cane maschio con un cane femmina incinta per di più! Mah...
    Mi piace la dinamica del dialogo.

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    1. Sai, alcune persone sono maschiliste a 360 gradi!
      Sono felice che ti sia piaciuto il racconto.

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    2. Dato che io e i maschilisti andiamo poco d'accordo sono felice di vederli fare figure così... ah ah ah!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Nei dialoghi i caporali (<< >>) non si devono usare. Si utilizzano le virgolette (" "), la linea lunga (—) o i sergenti (« »).

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    1. Probabilmente non riusciva a digitare sulla tastiera le virgolette classiche: «»
      ALT+174 per aprire e ALT+175 per chiudere. 174 e 175 vanno digitati usando il tastierino numerico. Sui portatili più piccoli i numeri del tastierino numerico non hanno tasti dedicati, ma sono attivabili solo con premendo Fn, e previa attivazione del Bloc Num.
      PS: comunque devi correggere l'errore di battitura nella frase: "Se non mi da delle indicazioni lei". La parola "da" in questo caso è un verbo, quindi va scritta con l'accento.

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    2. Errore corretto: mi era proprio sfuggito...
      Grazie anche per le spiegazioni sulle virgolette classiche, che in effetti non riuscivo a digitare.

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    1. Grazie, spero che continuerà a piacerti anche in futuro!

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