domenica 17 maggio 2015

9#UnMotivoPerLeggere - Leggere fa rimanere giovane il cervello

Secondo alcune ricerche (del Liverpool University e  del Rush University Medical Center in collaborazione con l'Illinois Institute of Technology di Chicago) leggere, aiuta a prevenire l’invecchiamento del cervello. La lettura, soprattutto di classici,  risveglia l’area destra del cervello, quella deputata alla memoria e alla creatività. Leggere è utilissimo per conservare la memoria e riuscire a preservare le abilità cognitive e ad aumentare la concentrazione della “memoria autobiografica”, la memoria, cioè, degli eventi che abbiamo vissuto nel corso della nostra vita.
A questo proposito voglio condividere con voi il mio ricordo. Ero adolescente e, come capita spessissimo in quegli anni, tragicamente innamorata. Mi ricordo benissimo l’estate calda e le notti stellate, io ero a letto e, triste, sognate, delusa, leggevo “Cime Tempestose”. Questo romanzo è ancora sul podio delle mie letture preferite (al secondo posto, perché al primo c’è da sempre “Il ritratto di Dorian Gray”).
E ora a voi: ve la sentite di condividere un ricordo con me?

6 commenti:

  1. Ho letto "Il Signore degli Anelli" a sedici anni, senza sapere che fosse un cult. Ero iscritta al Club degli Editori o qualcosa di simile, e come mio libro mensile scelsi quello. Mi ricordo ancora quante volte mi rilessi i versi scritti sull'anello e quanto consumai la mappa allegata, seguendo con il dito il percorso di Frodo e dei suoi compagni. Fu una rivelazione, anche se non l'inizio della mia passione per la lettura.

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    1. MI ricordo l'entusiasmo di un mio compagno di classe al liceo quando lesse "Il Signore degli Anelli"! Io, invece, non l'ho mai letto: credo non sia proprio il mio genere! ;)

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  2. Io ho letto Harry Potter quando ancora non se ne parlava. Non sapevo di quegli studi. Interessante. Perché proprio la lettura dei classici?
    Oggi anche io ho parlato di studi scientifici a beneficio della lettura ;)

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    1. Secondo la ricerca del Liverpool University l’area destra del cervello (quella deputata alla memoria e alla creatività) subisce un vero e proprio “risveglio” durante la lettura di versi in prosa e di autori che meritano riflessione e impegno, quindi i classici più della letteratura d'intrattenimento e soprattutto più della lettura di opere di "brain training".
      E ora corro a leggere il tuo post!

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  3. La mia prima lettura importante aveva il nome dell'autore che poi è divenuto il mio preferito negli anni: Haruki Murakami.
    Quando lessi "Norwegian Wood" ero all'università e vivevo tutti i tumulti di un'età che mi aveva accostato molto ai personaggi di quel romanzo. Io non ho più dimenticato Toru Watanabe e Midori.

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    1. Sinceramente non conosco questo autore. Grazie per avermelo suggerito, lo aggiungo subito alla lista dei desideri!

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