domenica 26 gennaio 2014

Come organizzare la propria biblioteca

Sicuramente gli amanti dei libri si sono fatti spesso questa domanda.
Il sistema più logico ed immediato è quello di organizzare i volumi in ordine alfabetico, di solito per cognome dell'autore. Ma questo metodo vale solo per i romanzi, perché i manuali è meglio suddividerli per tema trattato. Inoltre c'è il problema della raccolte; va bene ordinare per AA.VV. ma forse si corre il rischio di dimenticare dove si è letto il tale racconto del tale scrittore e di non trovarlo più nella propria biblioteca.
Alcuni amano sistemare i propri libri in ordine di grandezza, dal più alto al più basso. Altri, i più maniaci dell'ordine, per colore (ed in effetti è un gran bel impatto visivo). Ma con questi metodi estetici può capitare di riacquistare un volume che si aveva già di cui non ci si ricordava il precedente acquisto. A me è capitato ed è piuttosto seccante, considerato che con quei soldi avrei potuto acquistare altri titoli.
Quando finalmente si è trovata la giusta sistemazione bisogna ricominciare tutto daccapo perché ci sono i nuovi arrivi da inserire.
E che dire quando lo spazio finisce? Comprare altre librerie? Sì, fino a quando c'è spazio e poi? Cambiare casa? A meno di essere Paperon De Paperoni è impensabile e, anche se lo fossimo, un po' troppo faticoso solo per ordinare libri.
In fondo credo che un bibliofilo ami anche questo continuo lavoro di riordino e ricollocamento, ama circondarsi dei suoi libri e averne un po' ovunque e pazienza se agli estranei appare una libreria un po' (forse tanto) disordinata!
E voi, come organizzate la vostra biblioteca?

giovedì 2 gennaio 2014

Nel nuovo anno

Nessun buon proposito per il nuovo anno, per non correre il rischio di rimanere delusa a dicembre per non aver portato a termine i progetti auto-imposti.
Semplicemente la voglia di non lasciarsi trascinare dalla frenesia della quotidianità e di concedere più attenzione alla scrittura e a questo blog, per il quale non ho ancora trovato la giusta direzione. Ho deciso di abbandonare del tutto il vago progetto di cui vi avevo accennato l’anno scorso, forse troppo complesso e attualmente troppo faticoso da realizzarsi.
I punti fermi sono due: adoro leggere e amo scrivere.
Sul fronte della lettura, le idee sono due. La prima è quella di rivedere i post in cui parlo dei libri letti, che fin’ora non avevano proprio le caratteristiche di recensione, dandogli un tono più professionale o, quanto meno, più serio. La seconda è scaturita in questi due giorni, quando mio suocero mi ha regalato un libro come augurio per il nuovo anno. Si tratta di un autore che non conosco, seppure residente nella mia stessa provincia. Appena mi sono rilassata sul divano, accanto alle bimbe che guardavano i loro cartoni animati, ho cominciato a leggere il libro e mi sono lasciata trascinare. Siccome è la seconda esperienza positiva di autori che vivono nel mio stesso territorio, ho deciso che leggerò molto di più scrittori appartenenti alla mia area geografica, cercando di scovarne di altri, magari meno noti.
Per quel che riguarda la scrittura, l’intendimento è sempre lo stesso: la costanza. Voglio portare a termine il romanzo che ho iniziato ormai da troppo tempo. E devo assolutamente scrivere di più anche racconti. Volevo confezionarvi la racconta di quelli  pubblicati qui nel 2013, creando una raccolta in pdf, ma mi sono resa conto solo ora che sono davvero pochissimi, anche aggiungendo le due fiabe. Forse lo farò lo stesso, ma ha più l’aria di un foglietto che non di una raccolta. Certo non sono rimasta senza scrivere del tutto, mi sono dedicata al romanzo, che però invece di essersi allungato si è accorciato ogni volta che lo prendevo in mano: vi lascio immaginare… Se poi considero anche i post sempre più rari in questo blog, non posso di certo essere orgogliosa della mia carriera da scrittrice nell’anno 2013!
Insomma, la fine dell’anno rappresenta per chiunque un resoconto di quello che si è fatto. Per me più di chiunque altro, perché negli ultimi giorni di dicembre compio anche gli anni e vedo che l’età avanza e non riesco a progredire concretamente. Non voglio diventare vecchia e guardarmi indietro piena di rammarico per non aver davvero provato a realizzare il mio sogno di scrittrice.

Tic tac, tic tac, il tempo corre!