domenica 19 agosto 2012

Giochino: che libro stai leggendo?


È estate, siamo tutti o quasi in vacanza o almeno ne respiriamo l’aria; siamo un po’ scazzati e molto probabilmente abbiamo tutti un libro in mano. Ecco, voglio stilare una classifica, così tanto per giocare, ma non buttare via del tutto il tempo: che libro state leggendo in questi giorni?
Attendo con fervore le vostre risposte!

martedì 7 agosto 2012

Come trovare il nome ai vostri personaggi


Il metodo più veloce è sicuramente mettere ai vostri protagonisti il primo nome che salta in mente, magari avendo bene in testa le caratteristiche del personaggio. Certi nomi portano il carattere di una persona con sé: nomen homen, dicevano gli antichi. Vi è mai capitato di associare un determinato carattere ad una persona, magari perché quel nome vi ricorda qualcuno conosciuto veramente? Ecco, avete capito di cosa parlo. Personalmente, mi è capitato di sentire un nome o un cognome che mi ha colpito particolarmente, per cui me lo sono appuntato e ne ho creato le caratteristiche principali, in attesa di trovargli una storia.
Un altro metodo è quello ci aprire l’elenco telefonico e scorre i nomi con il dito. Questo metodo si addice molto se si sceglie di ambientare il proprio racconto o romanzo in un luogo reale e circoscritto. Si individuano così i cognomi locali e si rende la storia più reale. Il rischio è cadere in qualche omonimia e crearsi qualche imbarazzo o dissapore dando il nome di qualcuno a un personaggio fantastico. Per ovviare a questo inconveniente si  potrebbe prendere un cognome noto e cambiargli solo una lettera. Anche se non sempre il trucchetto funziona. Bisogna evitare il più possibile di prendere dall’elenco l’accoppiate cognome-nome. Meglio sceglierne uno (di solito il cognome, visto che è il più difficile) e aggiungerci l’altro scegliendo tra quelli che non compaiono nell’elenco.
Si possono, infine, creare dei simpatici giochino. Perché, per esempio non dare per cognome a tutti i personaggi della storia il nome di un animale o di un alimento? Questo metodo va bene soprattutto per le storie comico-ironiche o per racconti simpatici.
Insomma con un po’ di immaginazione e fermandosi a pensarci un attimino si trova facilmente la soluzione giusta.
Un’ultima raccomandazione: evitiamo nomi o cognomi di persone che frequentiamo abitualmente, qualcuno potrebbe offendersi per essere stato “citato”, altri per non esserlo stato (esperienza provata sulla pelle, anche se la scelta era stata involontaria).

Per approfondire:

mercoledì 1 agosto 2012

C’É DEL MARCIO di Jasper Fford



Ho amato tutti i libri di Fford e questo non fa eccezione, anche se è decisamente il meno bello dei quattro. Forse per il fatto che sembra l’ultimo capitolo saga e dà l’impressione di voler rincorrere tutte le questioni rimaste aperte nelle precedenti puntate (anche se in realtà si vocifera che ci sia un quinto volume in fase di traduzione). Mi piacciono molto i romanzi di Fford, perché ti prendono per mano e ti accompagnano in un mondo parallelo fatto di libri e letteratura, di personaggi immaginari e protagonisti di libri famosi che interagiscono con persone reali.
Continuano per la quarta volta le avventure della detective letterari Thusday Next, che stufa di vagare per i libri come leader di Giurisfiction decide di tornare a Swindon, sua città natale e reale. Ma si trova in una realtà molto diversa da quella lasciata due anni prima: la multinazionale Goliath Corporation aspira a diventare una religione, capace di plasmare la mente delle persone; un potente politico, uscito da un libro non molto noto, cerca di proclamarsi dittatore, intraprendendo una campagna contro la Danimarca e i danesi; per salvare il mondo dovrà far vincere la locale, e scarsa, squadra di crochet; Amleto e altri personaggi letterari si sono piazzati in casa di sua madre e non vogliono andarsene; qualcuno cerca di ucciderla e dal punto di vista privato deve crescere da sola un figlio di due anni che parla solo in Lorem Ipsum (un finto latino usato dai tipografi), mentre cerca di farsi ridare il marito,  “sradicato” per errore dalla CronoGuardia. E molte altre cose.

Ne hanno parlato anche: