mercoledì 12 agosto 2015

Dietro le quinte de "1976 - L'urlo dell'Orcolàt" - Gemona del Friuli


Quella che vedete nella foto qui sopra è Gemona del Friuli, piccola cittadella storica ai piedi delle Prealpi Carniche. È stata un importante borgo medievale; a ricordarcelo c'è il suo centro, con i suoi pittoreschi angoli, i sottoportici, il rinascimentale Palazzo Comunale, l'imponente e scenografico Duomo romanico-gotico di Santa Maria Assunta, uno dei monumenti religiosi medievali più importanti della regione Friuli Venezia Giulia e, sul colle a dominare la piccola città, il Castello, da poco completamente ricostruito dopo il sisma del 1976.
È qui che ho ambientato il mio romanzo breve 1976 - L'urlo dell'Orcolàt, perché qui che si sono registrati i danni maggiori e il numero maggiore di vittime a causa del terremoto, ma soprattutto perché è qui che si è vista maggiormente la forza e la determinazione del popolo friulano che si è rimboccato le maniche e ha ricostruito da solo ("di besoi") i palazzi e le case, senza piangersi addosso e riservando le lacrime  per i momenti privati, lontano da occhi estranei, diventando un modello da copiare.

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