sabato 21 settembre 2013

Scrittore esordiente: come promuoversi

Mettiamo che riusciamo a pubblicare il nostro romanzo. Come facciamo ad emergere, farci conoscere, insomma, a promuoverci?
Uno spunto ce lo dà Pennablu. Ma non sono del tutto d'accordo con Daniele Imperi.
Basta davvero aprire e curare un blog?
Sulle motivazioni che mi hanno spinto ad aprire il mio e del suo scarso successo ne ho già parlato nel post Un blog mai decollato. In seguito ho ideato un progetto che mi permettesse di rilanciarlo e mi aiutasse nel contempo ad allenarmi come scrittrice. Però non l'ho mai attuato, non per paura di mettermi in gioco, ma perché non sono del tutto convinta che ne valga la pena. Insomma, sono una scrittrice e scrivo: qualcosa la pubblico qui, altro (tanto) rimane nel cassetto.
Cosa se ne fa un potenziale lettore di un blog di scrittura?
Questo tipo di blog serve, forse, ai colleghi scrittori, ma il lettore medio non cerca di certo esperimenti letterari, discorsi sulla scrittura, ecc. Stesso discorso vale per i forum di scrittura (a cui, tra l'altro, partecipo più o meno assiduamente). Sono sempre ambienti di nicchia, frequentati da altri scrittori, ma non da lettori (sul fatto che chi scrive spesso non legge, si potrebbe aprire un intero capitolo).
E allora, come arrivare al lettore?
Non lo so, altrimenti ci sarei già riuscita, ma di certo non bisogna chiudersi in sé, ma osare proporsi. Bisogna far circolare il proprio nome. 
Come?
Ho provato liberando dei manoscritti. Di essi non ho più saputo nulla, ma chi li ha raccolti ha letto almeno il titolo, il mio nome e sfogliato le pagine. Spero anche che abbia letto i racconti e che gli siano piaciuti. In questo modo, questo casuale lettore avrà incontrato per fato o destino una giovane scrittrice e forse in un prossimo futuro si ricorderà di quel nome incontrando (speriamo!) una sua pubblicazione in libreria.
Ho anche provato regalando la mia fiaba Storia di un piccolo pezzo di filo ad amici e conoscenti con bambini piccoli. Non li ho costretti a leggere per forza la mia opera, come di solito facciamo noi scrittori emergenti, assillandoli per ottenere un giudizio, con tutti gli imbarazzi del caso. Semplicemente ho fatto una gentilezza, facendo un piccolo dono insolito a un bambino. Non ho chiesto nulla in cambio, mai un parere. E i genitori, se lo hanno ritenuto, lo hanno letto ai loro figli, senza alcun impegno. I commenti sono arrivati da soli e so che la storia è passata anche di mano. Ora queste persone sanno che scrivo e, chissà, magari un giorno incontrandomi anche in libreria acquisteranno il mio libro.
Insomma, d'ora in poi cercherò di lasciare piccole tracce del mio operato, con la speranza che il mio nome circoli e mi permetta di conquistare una certa notorietà.
Il blog? Non ho intenzione di chiuderlo, anche se non ha trovato ancora la sua strada. Non escludo neanche il progetto di cui parlavo in premessa, ma di certo la sua finalità non è, come detto, quella di promuovermi verso il lettore, al massimo mi servirà come palestra d'allenamento.

13 commenti:

  1. Se dovessi chiuderlo sarebbe un errore; la strada la si trova "camminando"!
    Io, intanto, ti seguo :)

    Moz-

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    1. Di certo non abbando il blog, ma devo proprio trovargli la vi giusta! Sono felice che avrai la pazienza di attendere.

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    2. Beh, ora son curioso di vedere dove questa strada ti porterà :)

      Moz-

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  2. Credo che tu abbia ragione, quando dici che un blog di scrittura non attiri i lettori, così come i forum e altri ambienti di questo tipo. E' una riflessione che mi è venuta da fare anche tempo fa su facebook, dove gli scrittori (e aspiranti tali ovviamente) scelgono per contatto altri scrittori e certi specifici gruppi, dove vengono magari postati i loro libri. Sembra un dialogo tra sordi, in cui nessuno è davvero interessanto ai libri altrui.
    La tua domanda "come arrivare ai lettori?" è lecita e interesserebbe anche a me trovare una risposta.
    Per quanto riguarda il tuo blog, troverai sicuramente la tua strada, di fatto come allenamento è sempre utile, così come confronto con altre persone, no?
    Ciao e in bocca al lupo :)

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  3. Si, il confronto con gli altri è utilissimo, solo che vorrei poter trovare la via giusta per arrivare ai lettori e non solo ai colleghi scrittori, che come ben dici spesso non sono proprio interessati a quello che scrivi, ma solo ad auto-promuoversi.

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  4. Lo sai che tratterò un post del genere la prossima settimana? :)

    È vero che la strada si trova camminando e non è facile aprire un blog per attirare lettori.

    Diciamo che un lettore ti segue per due motivi:

    - apprezza quello che scrivi (i tuoi racconti, fiabe, ecc.)
    - apprezza te come persona.

    Unisci le due cose e avrai il blog ideale per promuoverti.

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    1. Non vedo l'ora di leggere il tuo post! Sarà interessantissimo, come d'altronde ci hai abituato per tutti gli altri.

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  5. Così come espresso su PennaBlu, avere un blog sperando di trovare contatti e futuri lettori è come scavare una buca nella sabbia ed essere felici perché si intravede un po' di umido. E' inutile in tal senso anche avere un seguito di addetti ai lavori. E' come se un attore fa il suo spettacolo per altri attori. Eh no, occorre un pubblico vero.

    Pertanto avere un blog per trovare lettori è poco produttivo. Che poi altri possono anche riuscire nell'intento è evidente, ma parliamo sempre di casi molto rari.

    Dobbiamo avere il lavoro già fatto. Aver scritto e pubblicato un libro.
    A quel punto ci muoviamo per promuoverlo. Il blog in questa fase sarà il tuo punto di supporto ed un ottimo modo per fidelizzare il lettore.

    Il nostro libro non deve essere una cosa qualunque. Deve essere la nostra punta di diamante. Un romanzo che si contraddistingua nel panorama moderno, che si caratterizzi, che susciti intiresse e curiosità.

    p.s. ho letto che hai lasciato un tuo manoscritto su di una panchina.
    Nel romanzo che sto scrivendo ho utilizzato un'espediente simile per far perdere letterariamente la paternità dell'opera.
    Mi piacciono molto questi destini incrociati così mi è venuta voglia di leggere il tuo lavoro. Ho provato a scaricarlo per il kindle ma dovrei registrarmi nella piattaforma Calameo. Ci sono altri posti dove poterlo scaricare senza registrazione?

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    1. Inizialmente ho aperto il blog come palestra di allenamento, con la speranza, in effetti, di attrarre lettori che potessero esprimere liberamente il loro pensiero sui miei racconti. Ciò non è mai accaduto e mi chiedo quale altro scopo potrebbe avere il mio blog, salvo parlare della mia esperienza personale come scrittrice. Non ho molto da insegnare, visto che anch'io sto ancora imparando e, anche in questo caso, ho ancora molta strada da fare.
      Ritengo che anche la semplice promozione di un romanzo non serva molto a un lettore che non ti conosce. Il fatto è che nessuno cerca esordienti, né in libreria né sul web. Credo che la cosa migliore sia far circolare in qualche modo il proprio nome.
      Relativamente ai miei e-book, siccome non sono proprio pratica di informatica, mi sono appoggiata a Calameo, e mi rendo conto infastidisce per il fatto di doversi registrare. Ad ogni modo, se conosci qualche piattaforma dove posso caricare files in .pdf liberamente, sarei felicissima di farlo; intanto se mi fai avere in qualche modo la tua e-mail, sarei più che onorata di inviarteli (non spaventarti, sono solo due! ;-)).

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    2. Grazie per la risposta, non sono riuscito a firmarmi qui su blogger e vedo che ho scritto da anonimo. Niente di peggio.
      Dunque, ho cercato una pagina contatti dove poterti inviare la mail in privato ma non l'ho trovata.
      Te la metto qui: kentral chiocciola tiscali.it
      Devi sostituire la "chicciola" con il suo segnetto "@" e tutto attaccato.

      Riguardo al blog ed alla sua funzione sono favorevole alla sua presenza come nel tuo caso, ma non lo vedo come strumento dalla forza necessaria per potersi affermare.
      Bisogna domandarsi perché i miei possibili lettori dovrebbero seguirmi? Cosa posso offrire io di diverso ed in più rispetto agli altri blogger con le mie stesse intenzioni?
      Questo perché il possibile pubblico è piccolo e la concorrenza tanta.
      Occorrono delle strategie per farsi conoscere, per arrivare a quel pubblico e farsi apprezzare. Questo tipo di atteggiamento se lo chiamiamo col suo nome non è nient'altro che Marketing. "Una brutta parola" inglese che si adatta a tutte le circostanze. Occorre un input importante perché il nostro prodotto, sia questo un blog o un libro, possa arrivare ad un pubblico interessato e che questo cominci una minima magia, la formula più perfetta, il passa parola.

      Il problema poi, come evinci tu stessa, sono i contenuti.
      Io credo che uno scrittore non debba perdere tempo a parlare di altro se non del proprio argomento. Cosa c'è di meglio se non far parlare i nostri stessi racconti?

      Se dovessi promuovere un mio blog farei questa semplice strategia.
      Legherei al blog un account facebook.
      Pubblicherei nel blog e di conseguenza su Facebook dei racconti molto brevi. Max 200 parole ma fortemente intensi a livello emozionale.
      Occorre che l'utente di Facebook notoriamente distratto, venga calamitato dal mio scritto. Che gli dia un mi piace e che lo condivida con altri. Poi seguendo la viralità di Facebook stesso cercare di insinuarsi in utenti che amano leggere i libri e far condividere anche a loro quello che scrivi. Man mano, se i tuoi scritti sono coinvolgenti oltre che a seguirti su facebook passeranno sempre più spesso sul tuo blog leggendo anche i racconti più lunghi. Se scrivi un romanzo creare un minimo di aspettativa così da avere il tuo piccolo pubblico pronto ad apprezzarti.

      Questa così sintetizzata potrebbe essere una delle innumerevoli strategie per arrivare ad un pubblico di appassionati di lettura. Ai nostri futuri lettori.
      Mandami gli Ebook che li leggo con piacere.

      Marco

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    3. Grazie mille per il suggerimento. Non so di cosa ti occupi, ma sembra proprio che te ne intendi di marketing e ci faccio sicuramente un pensiero. In realtà per un periodo avevo provato a linkare i miei racconti sul mio profilo facebook, ma i miei amici li hanno completamente snobbati, per cui avevo smesso.
      Ti ho spedito gli e-book e ora proverò ad aggiornare il mio profilo per essere contattata via e-mail.

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  6. Ciao, sono capitata qui seguendo il trackback del tuo commento e ho dato un'occhiata in giro. Purtroppo, riuscire a trovare visibilità sul web è difficile. Il periodo dei blog è finito, quello dei forum anche e ora la moda è fb e compagnia cantante. Siti, però, che sono impostati alla condivisione di commenti idioti e foto coi glitter (pietà!), più che a una vera discussione.
    Questo per dire che nemmeno una pagina di fb ti può garantire lettori. I lettori scarseggiano perché non c'è interesse alla lettura (alla scrittura sì, a palate). Le uniche cose che "tirano", ho notato, sono i concorsi con annessa pubblicazione su antologia auto-prodotta o quelli in cui si regalano premi. Potrei consigliarti questa via, ma alla lunga non ti darebbe le soddisfazioni che cerchi. Purtroppo, non ho soluzioni. Ti dico solo che più posti e più lettori avrai, quindi chiudere il blog è proprio la cosa più sbagliata da fare. Tieni duro!
    V

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    1. Grazie per la tua analisi e ben venuta. I concorsi con pubblicazione, come dici non portano lettori, ma solo ad una pubblicazione, che all'inizio soddisfa l'ego di chi esordisce, ma solo momentaneamente...

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