Ultimamente sto decisamente ricominciando a rivalutare le biblioteche, complice mia figlia di quattro anni e mezzo, che mi ci trascina ogni quindici giorni. Come ho già avuto modo di dire (qui), ritengo che le librerie siano diventate un po' troppo commerciali a discapito della qualità e così difficilmente ci trovo qualcosa di interessante. Il problema delle biblioteche è che il libro non è tuo ed io sono una bibliofila al cento per cento, per cui amo possedere anche il libro e conservarmelo.
Questo libretto l'h scovato proprio in biblioteca e vi sono raccolti tre discorsi tenuti da Pamuk in occasione del suo conferimento del Premio Nobel a Stoccolma (2006), all'Università di Oklahoma in occasione di una conferenza (2006) e in occasione del conferimento del Friendenspreis a Francoforte (2005). Lo scrittore parla del suo rapporto difficile con la scrittura, delle difficoltà che ha attraversato per diventare romanziere, di come sia diventato scrittore. Analizza la sua solitudine e la ricerca di un mondo perfetto, della propria auto-scoperta come individuo. Nel primo discorso, quello che da il titolo anche al volume, analizza la differenza tra due scrittori diversi: lui e suo padre; lasciando sottintendere che lui è diventato famoso avendo solo la scrittura, mentre suo padre aveva una vita piena e felice, per cui la scrittura era solo un hobby.
Una lettura interessante ed illuminante e, ovviamente, questo libro lo acquisterò alla prima occasione per aggiungerlo alla mia personale collezione.
Al momento sto leggendo dello stesso autore "Istambul" e mhai messo la curiosità addosso. Forse comprerò anche il tuo libro! VINCENZO
RispondiEliminaCiao Angelique: ho letto anche La Valigia di Mio Padre. Piccolo ma...tosto! Grazie ancora una volta per il consiglio... vai avanti cosi col tuo blog! VINCENZO
RispondiEliminaSono davvero felice che il mio consiglio ti sia stato utile. Sto leggendo Istanbul, ma sinceramente non mi sta prendendo.
EliminaPer quel che riguarda il blog, sto meditando alcuni cambiamenti per renderlo più dinamico, ma comunque sempre libri e scrittura!