martedì 24 marzo 2015

Cosa vuole leggere il lettore nel tuo blog

Il blog è un ottimo strumento in mano allo scrittore per farsi conoscere, se si sa come usarlo. Perché anche con il blog bisogna attrarre il lettore e per farlo bisogna creare contenuti interessanti. Ma la questione è: quali contenuti?
Alcuni colleghi scrittori si rivolgono ad un target di altri scrittori, con suggerimenti o consigli sulla scrittura e tutto quanto le è correlato. E alcuni lo fanno davvero bene.
Il fatto è che questa platea è limitata: si rivolgono solo a quei lettori che sono anche scrittori, escludendo il lettore comune.
Una persona che ama leggere, ma che non aspira a scrivere, non arriverà mai su un blog del genere e non conoscerà il suo autore né, di conseguenza, i suoi romanzi.

A me piacerebbe rivolgermi, invece, al lettore comune (anche perché non ho sufficienza esperienza né strumenti conoscitivi per insegnare a scrivere agli altri).
Mi sono quindi chiesta da lettrice: cosa mi piacerebbe leggere in un blog di uno scrittore?
Mi piacerebbe sapere come nascono le idee che stanno dietro al suo racconto, quanto tempo ci mette a scrivere un romanzo, quali sono i suoi progetti, quali sono le sue difficoltà, cosa invece gli viene facile, perché scrive.
Insomma, mi piacerebbe conoscere "lo scrittore" (senza entrare nella sfera prettamente personale, che sinceramente non mi interessa).

A questo punto, però mi si ripropone la domanda iniziale: ma se nessuno mi conosce, come può venire sul mio blog per approfondire la mia conoscenza?

E voi cosa cercate nel blog di uno scrittore?

21 commenti:

  1. Beh, sì... un backstage dell'opera, anche a puntate e in tempo reale, più un filo diretto e qualche riflessione stessa dell'autore... Sarebbe bello :)

    Moz-

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    1. Forse un backstage in tempo reale sarebbe un po' noiso, considerato il tempo che si sta a scrivere un intero romanzo. Magari qualche post nei momenti cruciali...

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    2. è quello che io sto facendo, anche se come dice Kinsy è impossibile fare un backstage in tempo reale (soprattutto aggiornando due volte a settimana) quindi spazio attraverso diversi argomenti, condividendo di volta in volta ciò che imparo. :)

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    3. E' più o meno quello che penso interessi un lettore. L'unica pecca è che non è una condivisione costante (almeno per come lavoro io).

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  2. Secondo me il blog è una vetrina di se stessi che si rivolge a un pubblico specifico, non esiste il lettore "normale". Ciò che è normale per me può essere astruso ai tuoi occhi, io ho visto blog molto seguiti che per me sono orrendi o assurdi, non si può scrivere per tutti.

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    1. Hai ragione, ho sbagliato termine. Dovevo dire "medio" o "in genere", quel lettore cioè che non appartiene ad una specifica categoria. Poi, ovviamente non puoi raggiungere e piacere chiunque, ma nemmeno limitare le tue potenzialità. A meno che tu scriva solo manuali di scrittura, perché dovresti rivolgerti solo ai lettori-scrittori?

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  3. Dopo avere risposto al commento di Moz da autrice, ora scrivo un commento da lettrice.
    Io nel blog di uno scrittore cerco soprattutto originalità. Ormai è quasi un anno che bazzico la blogosfera, e sono un po' stufa di post tutti uguali, che affrontano sempre i medesimi argomenti e che ripetono - a volte con toni saccenti - quanto sia importante progettare e blablabla...
    Io cerco di offrire un di più, al mio lettore. Cerco di dare ciò che solo io posso e voglio dare. Ho ridotto i post tecnici a favore di quelli dal taglio più psicologico e spirituale. Il fatto che i lettori li apprezzino non può che farmi piacere.

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    1. L'originalità è tutto!
      Sono sinceramente felice che tu abbia trovato la strada giusta per il tuo blog e l'apprezzamento dei lettori.

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  4. Parlare solo di quegli argomenti è poco, entro breve finisci le idee. Io preferisco rivolgermi a chi scrive, non solo narrativa, ma anche articoli per un blog. Ovviamente c'è il rischio che hai sollevato tu: chi non scrive, ma potrebbe essere interessato ai miei libri, come fa ad arrivare nel mio blog?
    Da tempo rimando un post in cui parlare proprio del blog migliore per uno scrittore. Prima o poi devo analizzare la cosa e produrre un post monumentale per rispondere a quella domanda, che assilla te, ma anche altri :)

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    1. Non vedo l'ora di leggere il tuo post. Lo sai, sono un'abituale frequentatrice del tuo blog e ci ho trovato molte volte ispirazione.

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  5. andrò controcorrente...
    adoro leggere delle esperienze degli scrittori "arrivati", ma se si mettessero alla nostra stessa mercé e scrivessero delle loro "cose" senza per forza fare lezione o dare consiglio? un bel blog, ben scritto, alle volte è molto più utile di un manuale...

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    1. Benvenuta e grazie dei complimenti.
      Cosa intendi con mettersi alla nostro mercé senza fare lezione?

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    2. Ciao, scusa se mi intrufolo. Davvero gli scrittori "arrivati" tengono un blog? Io ho sempre l'impressione che in Italia questo non succeda. Negli Stati Uniti sì, per esempio, ma qui... a meno che tu non intenda "arrivati alla pubblicazione". Allora sì, i blog di quel genere non mancano.

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    3. In effetti non sembra neanche a me che ci siamo autori famosi che tengano un blog... Peccato però!

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    4. Che cosa intende Patalice per scrittori arrivati? Quelli che non ci stanno più con la testa? :D
      Non conosco nemmeno io scrittori famosi che abbiano un blog.

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  6. Ciao ti chiedo scusa ma per errore ho cancellato il tuo commento al post sulle domande scomode. Potresti per favore ripubblicato? :)

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  7. Non per fare la marchettara, anzi sì, :D guarda che nel mio blog c'è tutto ciò che cerchi, ti aspetto!

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    1. Passo di sicuro: sono sempre alla ricerca di blog nuovi e interessanti. A te farmici tornare! ;-)

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  8. I tuoi dubbi sono dubbi di tutti, credo. Parlare solo di scrittura in senso stretto è abbastanza limitativo. Non esistono argomenti infiniti, ed essere originali è quasi impossibile. Quasi! Vedo che nel mio blog, nato per dare una mano a chi scrive (sulla base delle mie conoscenze, ma soprattutto di ciò che ho imparato dai manuali) la vita si intrufola sempre di più, e mi va bene così. Chiaramente è un controsenso: da scrittore, fai un blog anche per vendere i tuoi libri, si suppone; poi parli di scrittura agli altri scrittori. Se è sciocco, non lo so, ma il problema esiste. Smette di esistere quando ti accorgi che è bello scrivere facendo parte di una famiglia (sono un po' Heidi, lo so). Parli dei vari aspetti della scrittura che accomunano tutti, e anche di quelli tuoi particolari. E' il sostegno reciproco a contare, secondo me, e può prendere la forma di una riflessione, di una risata, di una "regola". Per questo la mia risposta è: conosci gli altri, e gli altri conosceranno te. Non c'è proporzione tra tempo speso e risultati pratici, ma è una bellissima esperienza. ;)

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    1. Però mi hai fatto capire cosa manca sul mio blog, perciò grazie! :)

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    2. Sono felice di esseriti stata utile. Lo considero un primo successo del blog!
      Non c'è dubbio che il bello dei blog è proprio l'interazione e la possibilità di conoscere persone che hanno passioni in comune, con le quali condividere anche i propri dubbi alla ricerca di un "soluzione" condivisa. Ma se il blog viene aperto solo per cercare lettori, forse non è il metodo giusto... Ma per fortuna in questo spazio sto trovando molto di più!

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