martedì 3 luglio 2012

CAHIER DE VOYAGE


Domenica mattina sono partita per una breve vacanza (una settimana) al mare con la mia bella famiglia. Noi non siamo la classica famiglia tutto mare e riposo, anzi, questi se mai sono i tappabuchi delle nostre ferie. O almeno era così fino all’anno scorso, perché non avevamo fatto i conti con i ritmi della più piccola. E così non potrò dar corso al mio progetto di creare un piccolo cahier de voyage di questa piccola vacanza.
Per questa volta, quindi, mi limiterò alla teoria.
Il “cahier de voyage” non è altro che un diario di viaggio, che ferma sulla carta esperienze ed emozioni di un dato viaggio; i più affascinanti sono quelli esotici, ma per uno scrittore sicuramente scriverne uno su una meta più anonima rappresenta sicuramente una bella sfida. Spesso questi diari sono dei semplici quaderni, magari trattenuti da un elastico e arricchita da disegni, fotografie, tickets e quanto può aiutare a creare il ricordo dei luighi visitati. Non è detto che il cahier debba essere pubblicato: trattandosi di un diario, chi lo scrive può metterci molte cose personali e ritenerlo troppo intimo per farlo leggere a qualcun altro, ma sicuramente sarà un piacere ritrovarlo e rileggerlo dopo parecchi anni.  Il cahier de voyage non è certo una guida turistica, anzi, quanto più si discosta da questa, tanto più diventa affascinante, sia che si decida di tenerlo privato sia, e soprattutto, se si decide di pubblicarlo. Di guide turistiche ce n’è a bizzeffe, mentre racconti di viaggi divertenti, tragi-comici, drammatici o insoliti non ce ne sono molti, e comunque mai abbastanza se sono davvero originali.
Il mio sogno è quello di scrivere un cahier de voyage sulla Carnia, perché in fondo può essere un viaggio anche il luogo dove si vive: in fondo basta un quaderno, una matita e due occhi aperti!
Buon viaggio!

Per approfondire questo articolo:

4 commenti:

  1. Sono passata a fare un saluto e guardarmi in giro!

    Mi piace l'idea di un diario di viaggio dedicato alla propria terra!

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    Risposte
    1. Grazie della visita. Per il momento il blog non è molto fornito, purtroppo molto è perso nell'etere per colpa della chiusura di Splinder...
      Mi piacerebbe sapere cosa pensi dei miei racconti e sii spietata: ne ho bisogno!

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    2. In genere sono sincera quando commento e ho un po' di "pignolite"... appena riesco leggo qualcosa di tuo e ti faccio sapere, ok?

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