mercoledì 11 aprile 2018

Scrittori: collaboratori o eterni nemici?

Leggendo le discussioni tra i vari gruppi letterari, in particolare su facebook (social a cui, da un po’ di tempo, partecipo piuttosto attivamente), sembra che noi scrittori siamo esseri arroganti, presuntuosi ed egocentrici, sempre pronti a farci le scarpe l’un l’altro. Insomma dei lupi famelici.
La mia esperienza personale, invece, è davvero l’opposto. Sarà che non sono nessuno e che vendo pochissime copie, per cui non faccio paura a nessuno, ma posso dirvi che in questi ultimi anni ho trovato molti colleghi disposti a collaborare e a darmi preziosi consigli e suggerimenti, sia per quanto riguarda la scrittura sia per la tanto faticosa promozione. Alcuni di loro si sono proposti di ospitarmi sul loro blog o sulla propria pagina autore.
Qualcuno potrebbe obiettare che così facendo attirano potenziali lettori, quelli che seguono me e non loro, ma credo sia proprio questo lo spirito di collaborazione che dovrebbe muovere noi scrittori. I lettori non sono solo miei o solo tuoi: un lettore è per tutti. Quindi io ospito a casa mia uno scrittore nuovo per i miei lettori e i seguaci di quello stesso scrittore conosceranno me, una scrittrice a loro ignota. Alla fine ci guadagnano tutti: il lettore in primis, che è sempre alla ricerca di penne e storie nuove, e tutti gli scrittori coinvolti.
Diversamente, credo che autori che parlano male di altri scrittori e che sono sempre pronti ad additare imperfezioni dei propri colleghi, oltre a dimostrare scarsa intelligenza, non fanno che allontanare non solo potenziali lettori, ma anche i propri. Nessuno ha voglia di addentrarsi in battaglie altrui e avvelenarsi il sangue per le invidie di altri, tanto meno il lettore che nei libri cerca belle storie, suggestive atmosfere e, soprattutto, evasione.

E voi come la pensate?
Come lettori, avete mai risentito di liti tra scrittori?
Come scrittori avete notato, subìto, fomentato questo clima battagliero e di invidia, o piuttosto, come me, siete stati fortunati e avviato collaborazioni proficue con altri colleghi?

4 commenti:

  1. Io la penso esattamente come te. Odio le guerre, persino quelle di parole e si sa che l’invidia è una brutta bestia. È così bello potersi complimentare con chi ha creato dal nulla una storia, tuttavia non è che colui che ha pubblicato un libro sia un dio, forse perché io ho la mia opinione di chi si può considerare davvero scrittore e o poeta - e parla una che ha pubblicato due romanzi e che sforna filastrocche/poesiole ogni due per tre - . Finora ho trovato solo persone gentili o forse non faccio caso a chi magari si congratula ma solo a parole: pazienza, non si può piacere a tutti (è quello che ripeto sovente ai miei bambini a scuola). Ciao Kinsy e serena giornata.
    sinforosa

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    1. Quello che ho notato è che di solito chi si accanisce contro gli altri sono proprio quelle persone che avrebbero tanto da imparare. Purtroppo questo è un po' il difetto della nostra società…

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  2. Sono d'accordo al 100%. Non mi piace sentir parlare male di altri autori, lo trovo un atteggiamento svilente per se stessi e per gli altri, oltre che controproducente come hai detto tu. Anche io ho avuto bellissime esperienze di solidarietà, ma anche no. Ho riscontrato in giro molta cattiveria gratuita e ripicche se non ti comporti come gli altri vogliono. In alcuni specifici gruppi FB poi vedo che come uno apre bocca tutti sono pronti a dargli addosso o a rispondere in modo acido. Questo mi fa pensare ancora di più che quando si incontrano colleghi gentili e disponibili bisogna tenerseli strettissimi!

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    1. MI dispiace per quello che ti sta succedendo... Ho notato in certi gruppi che c'è una linea di pensiero alla quale ti devi adeguare, perché altrimenti di danno addosso, senza essere disponibili ad ascoltare pensieri differenti. Io semplicemente mi defilo... un po' come faccio nella vita.

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