venerdì 29 luglio 2016

Creatività letteraria in vacanza

Mi sono sempre ritenuta una persona controcorrente e, in particolare, da alcuni anni ho notato che, diversamente dalla maggioranza delle persone, per me il periodo estivo rappresenta un calo nelle letture. E ciò, purtroppo, si riflette anche sulla scrittura. Scrivo pochissimo e (aiuto!) ho pochissime idee.
Non che d'estate lavori di più o mi diverta di più: tolta la settimana in cui vado al mare con la famiglia, per il resto una settimana di luglio o una settimana di ottobre sono uguali. Non posso nemmeno dare la scusa alla monotonia del mio quotidiano, considerato che questa rimane invariata per quasi tutto l'anno.
L'unica giustificazione che posso addurre è che la mia testa si prenda, da sola, una vacanza.
Non posso che sperare ritorni presto!
Ma poi, la creatività letteraria dove se ne va in vacanza: al mare, in montagna o in una città d'arte?

9 commenti:

  1. La mia se ne va in vacanza dritta dritta al cimitero! D:
    Non so perché sia così... sarà il caldo, che personalmente mi ammazza un po' tutto in generale - neuroni, volontà, voglia di vivere, ecc.

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  2. Dipende dalla propria natura, immagino. Io sono uno spirito-lucertola e il caldo mi vivifica, mi dà energia e voglia di fare. Quindi d'estate scrivo di più e meglio.

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  3. La mia creatività letteraria d'estate funziona, di solito; quest'anno invece sono in pausa di riflessione, e me la godo tutta. Sono però del tutto incapace di produrre un'idea o un paragrafo mentre sono in vacanza, anche se si tratta di una vacanza tranquilla. Essere lontana da casa mi mette in uno stato di emergenza (anche se piacevole) simile a quello del mio cane. Buona estate e buon riposo, allora! :)

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  4. È affascinante l'dea dello scrittore che scrive ovunque si trovi, che sia in riva al mare o in cima ad una montagna, ma la verità è che non ho mai saputo di un collega che riesca a farlo lontano dalle sue abitudini quotidiane!
    Buona estate anche a te e buone vacanze, se ancora devi godertele!

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  5. Personalmente - e se non sbaglio la cosa dovrebbe essere stata confutata da studi scientifici - credo che staccare la spina per un tempo medio-lungo sia la cura migliore per ricominciare al meglio. Mettiamola così, forse in un mondo che ci obbliga restare operativi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per 365 giorni, staccare la spina è la migliore cura per rielaborare un pensiero creativo e costruttivo.

    Vabbè, in parole povere goditi la pausa ahahahah

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    1. Penso anch'io che il mio fisico si prenda da solo le pause che necessita, ma mi sembra strano anche dalla lettura, che alla fine è un (bellissimo) hobby...

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