venerdì 9 novembre 2018

Blog tour “Come un dio immortale” - Intervista acrostica



Ben trovati a tutti!

Oggi ho l’immensa fortuna di avere come un ospite la scrittrice Maria Teresa Steri e il blog tour di presentazione del suo terzo romanzo Come un dio immortale.

Non conosco Maria Teresa di persona, ma ormai sono diversi anni che ci frequentiamo nell’etere ed è l’opposto di me: costante e instancabile, cura regolarmente il suo seguitissimo blog Anima di carta e scrive romanzi lunghi. Ma tranquilli: non dovete in alcun modo intimorirvi davanti al volume del libro, perché Maria Teresa scrive molto bene e i suoi romanzi scorrono che è un piacere e li divorerete in pochi giorni.

Ciò premesso, devo farvi una confessione: oggi sono un po’ emozionata. Mentre io sono già stata ospite nel suo blog e in altri, è la prima volta che ospito qualcuno nel mio. In questi anni ho ricevuto molto, sia in termini di visibilità, sia in consigli e suggerimenti da parte di colleghi scrittori, a cominciare proprio da Maria Teresa, sempre molto gentile e disponile. Sono felice di poter ricambiare e mi piacerebbe che questo post di oggi fosse solo il primo di una lunga serie.
Inoltre, siccome il blog tour del romanzo Come un dio immortale giunge qui dopo numerose altre tappe, dove il libro è stato presentato in molti suoi aspettati e dove molte domande sono state rivolte alla sua autrice, non volendo essere ripetitiva, banale o ridondante ho proposto a Maria Teresa una specie di giochino.
Ho preso il suo cognome è ne ho fatto un acrostico, da cui mi sono ispirata per porle poi alcune domande:
Scrittura
Testo
Esoterismo
Ricerca
Ispirazione

Ma ora bando alle ciance, ho preso sin troppo spazio alla mia ospite.

Scrittura – quando è nata la passione per la scrittura? Qual è il tuo rapporto con la scrittura?
In questo senso sono il solito cliché, visto che amo la scrittura fin da quando ero piccola. Ricordo di aver cominciato scribacchiando una specie di giornalino di casa, poi buttando giù storielle molto brevi. Man mano che crescevo e mi appassionavo alla lettura, è nata sempre più la voglia di creare delle storie più complesse.
Tuttavia, il mio rapporto con la scrittura è sempre stato altalenante, perché ai periodi di scrittura furiosa si alternavano anche fasi di stanchezza creativa e demoralizzazione. Sono ancora oggi alla ricerca di un equilibrio, provando a concentrarmi il più possibile sulla bellezza e la gioia di scrivere e cercando di essere più costante.

Testo – Come un Dio immortale ha 550 pagine, che però si leggono molto velocemente. Quanto tempo ci hai messo per scriverlo? E quando hai sentito che era pronto per la pubblicazione?
Questo romanzo ha avuto una lunghissima gestazione, circa quindici anni, durante i quali ho scritto altre storie. Ogni tanto lo riprendevo in mano e facevo importanti modifiche. Durante l’ultimo anno prima della pubblicazione, sono finalmente riuscita a inquadrare la trama. Da lì il processo della scrittura è stato più lineare. Quando ho scritto gli ultimi capitoli avevo già revisionato molte volte tutto il resto, quindi ero sicura di essere ormai al traguardo. Poco prima della pubblicazione, quando il romanzo era nelle mani dei beta reader, ho avuto la sensazione che fosse arrivato il momento del distacco, di lasciare andare la storia. In questi casi non credo ci siano segnali eclatanti, è un’impressione molto sottile, ma precisa.

Esoterismo – è elemento sostanziale nei tuoi romanzi. Qual è il tuo rapporto con il paranormale? Ci credi, ne sei influenzata o hai il giusto distacco?
La convinzione che esista altro oltre al mondo fisico condiziona inevitabilmente. Però dopo tanti anni in questo campo ho trovato un mio punto di equilibrio, quindi ne sono influenzata ma senza esserne ossessionata. Per scrivere storie condite con il paranormale secondo me serve
necessariamente un po’ di distacco, altrimenti si diventa morbosi e la storia ne risente.

Ricerca – per scrivere Come un Dio immortale quanta ricerca hai fatto e dove (internet, biblioteca, testi accumulati negli anni nella tua biblioteca personale)?
Devo confessare di fidarmi poco di internet per le mie ricerche. O meglio lo uso per piccoli dubbi, questioni spicciole. Ma se si tratta di documentazione vera e propria, di argomenti che costituiscono la base di un romanzo, mi affido ai libri della mia biblioteca personale. Ma anche qui cerco di scegliere con attenzione i testi, perché in campo esoterico si trova tantissima fuffa, tante chiacchiere di persone che non sanno neppure di cosa parlano.
Le ricerche, comunque, sono il pane quotidiano della mia scrittura, anche se poi mi piace elaborare parecchio, abbinandovi elementi di fantasia.

Ispirazione – dove hai preso l’ispirazione per Come un Dio immortale, come è nata la storia?
Lo spunto è nato da un sogno, tanti anni fa, come ho raccontato nel post sulla costruzione della trama ospitato da Serena Bianca De Matteis. Da allora non mi è più capitato di lasciarmi ispirare dai sogni, perlomeno non per un’intera storia, però spesso mi succede di svegliarmi con qualche idea o modifica da fare a ciò che sto scrivendo. Sono convinta che nei sogni la creatività si liberi in un modo meraviglioso.


La trama del romanzo
Aggredito in un parco cittadino, Flavio si risveglia nella baracca di una giovane senzatetto, Lyra. Dopo essersi presa cura di lui per tre giorni, la donna lo manda via in modo brusco.
Tornato a casa, per Flavio nulla è più come prima. Il rapporto con la fidanzata va a rotoli, mentre crescono la passione e l'ossessione per la misteriosa Lyra. Indagando, Flavio apprende che a sei anni è scomparsa da casa senza lasciare tracce. Il suo caso però non è l’unico in città. Negli ultimi vent’anni, altre sei persone sono sparite nel nulla, e tutte erano collegate a un noto scrittore
dell’occulto.
Convinto che Lyra sia scappata da una setta, Flavio è deciso a liberarla dal suo oscuro passato. Ma quando scopre che dietro la sua storia si cela una verità del tutto diversa, comincia a capire di essere anche lui una pedina di un gioco più grande, iniziato cinquant’anni prima. Un gioco che si fa sempre più pericoloso e che lo costringerà a mettere in dubbio tutto ciò che sa della sua vita e della realtà che lo circonda.


Disponibile su Amazon in versione cartacea o ebook: https://www.amazon.it/dp/B076VXT4J1/

GRATIS con Kindle Unlimited

I primi capitoli sono liberamente scaricabili da qui: http://bit.ly/2yEF0Z9



21 commenti:

  1. Innanzitutto complimenti per l'originalità di questa intervista. Efficace e autentica. In pochissime domande è uscita fuori l'intera forza di questo libro che non smetterò mai di lodare. Complimenti a entrambe.

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    1. Be' grazie. Come detto avevo un po' paura di essere ripetitiva e quindi di nuocere a Maria Teresa più che aiutarla a far conoscere il suo bellissimo libro!

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    2. Grazie Nadia! In effetti Angelique è stata brava a cogliere in sintesi in questa particolare intervista alcuni elementi chiave. La sintesi è un grande pregio ^_^

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  2. Ecco, grazie a quest'intervista ho aggiunto un altro elemento alle mie curiosità: non sapevo che ci fossero voluti quindici anni per inquadrare la storia, prima di avere l'idea finale, e vincente aggiungerei. Questo mi rincuora un po'... ho ancora tempo! :D

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    1. Sinceramente anche a me... sono molto lenta a scrivere. Però credo che per Maria Teresa non sia proprio questo il motivo: è davvero molto accurata nelle sue pubblicazioni. O mi sbaglio?

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    2. Grazie a entrambe! Diciamo che quindici anni sono passati rispetto alla prima versione, poi rimaneggiata svariate volte mentre scrivevo altro. A volte è difficile inquadrare un'idea, ma spero proprio che in futuro serva meno tempo :D

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  3. Complimenti per l'acrostico con il cognome di Maria Teresa! Mi è piaciuta molto questa intervista. Seguo Maria Teresa da sempre e ho seguito il blog tour, ma ogni volta scopro cose nuove.

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    1. Grazie! Ho cercato di essere creativa.

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    2. Grazie Giulia! Colgo qui l'occasione per ringraziare ancora la padrona di casa, sia per questa calorosa ospitalità sia per la presentazione così lusinghiera! E poi, sì, è stata molto creativa :)

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  4. Bella intervista su un romanzo che ha aspetti sempre nuovi da sviscerare. Complimenti a entrambe. :)

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  5. Una nuova intervista e un modo molto originale di rappresentarla. Brave!
    Il tour di Maria Teresa non finisce mai di stupirci.

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    1. Grazie Elena. Hai proprio ragione Maria Teresa ha sempre un coniglio nuovo da tirar fuori dal suo cilindro!

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    2. Grazie anche da parte mia, Elena. Tra i lati positivi di un blog tour c'è secondo me quello di vedere un libro attraverso vari occhi, come se ogni tappa nascesse dalla prospettiva diversa di chi lo ospita.

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  6. Complimenti. Da questa intervista spicca Maria Teresa quale scrittrice con tratti che, secondo me, molti scrittori hanno in comune. Come l'affidarsi ai propri sogni e alla propria creatività con una sorta di marea che ci avvicina e ci allontana. Almeno io mi ci rispecchio.

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    1. A me personalmente piace leggere le interviste agli autori proprio per cercare i tratti in comune!

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    2. Grazie Renato. Hai proprio ragione, si può parlare proprio di una marea. Ed è bello confrontarsi su questi alti e bassi, aiuta a crescere e ad andare avanti. Anche a me, Kinsy, piace leggere le interviste, in un certo senso ci si sente anche meno soli :)

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  7. A parte qualche altro elemento che si aggiunge alla mia conoscenza della personalità di Maria Teresa e di questo suo romanzo, direi che l'acrostico è un colpo di genio. Complimenti all'autrice dell'intervista. :)

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    1. Grazie Luz anche da parte mia. Kinsy fa degli acrostici incredibili, ci vuole tanta creatività e capacità di sintesi!

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