domenica 21 aprile 2013

Il marketing ucciderà le librerie?


Ieri mi sono recata in libreria con mia figlia di quattro anni e con mio grande sgomento mi sono resa conto che la sezione bambini e ragazzi è molto più interessante di quella per i grandi. Non che sia regredita con lo stato mentale all’età di mia figlia (la quale dal canto suo ha gusti e curiosità superiori alla sua di età), ma perché ormai nella sezione degli adulti scarseggia la qualità. Ho trovato esposti montagne di così detti “libri che vendono”, sfruttando l’onda di notorietà di alcuni generi (vedi ad esempio il genere Vampiro) o libri scritti da personaggi già noti per qualità diverse dalla scrittura, e montagne di gadget, dalle penne alle tazzine di caffè personalizzati con i nome propri, ma di libri stimolanti nemmeno l’ombra.
Insomma, ieri per la prima volta sono uscita da una libreria senza essermi acquistata nemmeno un libro! E la cosa mi ha dato parecchio da riflettere: possibile che la necessità di vendere porti ad eliminare completamente scritti di qualità?
Ammetto: molti acquisti li faccio sul web, un po’ per praticità, considerato che la libreria dista molti chilometri da casa mia (la prima, e di modestissime dimensione, si trova a 30 chilometri di distanza), e un po’ per risparmiare; e forse è anche questo mio atteggiamento che porta le libreria a dover modificare il proprio targhet di vendita, ma ritengo che la libreria fisica rimanga sempre un punto di riferimento per lettori appassionati alla ricerca di libri affascinanti e scoperte interessanti.
Voi dove fate i vostri acquisti letterari? E come scegliete un libro?

4 commenti:

  1. Anche a me piace il settore dei libri per bambini, è pieno di novità interessanti :)
    I vampiri non li reggo proprio, secondo me dopo aver letto Dracula non c'è proprio nient'altro da dire su quel genere. Tutto il resto è banale e non originale.

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  2. Salve! Mi rendo conto di non esser stata tempestiva ma ho appena scoperto questo blog!
    Abito in una città del Friuli Venezia Giulia sempre più vuota e triste e, bisogna ammetterlo, grande consolazione sono la biblioteca e quelle due librerie, di cui sono un habitué, che offrono una scelta magari non vastissima, ma selezionata. Spesso, puntando il settore che più mi interessa, piglio un libro puramente a caso e, quasi sempre, si rivela stupendo.
    In quanto a libri per bambini...ho un'opinione completamente diversa. Ho sedici anni, non è passato così tanto tempo da quando anch'io leggevo la "letteratura per i piccoli". Ma, in così pochi anni, mi pare completamente decaduta. Chi conosce più Beatrix Potter e le fiabe di Boscodirovo? La leggiadria, l'incanto di quelle storie vengono duramente sostituite da favolucce che ricalcano la Tv, stile Peppa Pig. Poi, ovviamente, non voglio generalizzare, è una mia impressione!
    Mi scuso per eventuali strafalcioni, sono connessa dal cellulare e mi viene difficile rileggere e correggere!

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    1. Benvenuta nel mio blog, anche se sei arrivata in un periodo in cui non sono molto presente.
      Anch'io vivo in Friuli Venezia Giulia, ma in un piccolo borgo di montagna, inevitabilmente sempre più spopolato.
      Quando parlavo dei libri per bambini, in effetti, mi riferivo proprio a libri sul genere i Boscodirovo (che tra l'altro ho scoperto da poco, proprio leggendo per le mie piccoline) e non di certo a volumi del genere di Peppa Pig, che si rivolgono a bambini veramente piccoli, che in sostanza hanno solo immagini (tra l'altro pure brutte) e niente testo. Parlavo proprio di storie che fanno galoppare la fantasia, che ti portano in mondi nuovi, magici, avventurosi.
      Anch'io vivo in Friuli Venezia Giulia, ma in un piccolo borgo sempre più spopolato e le librerie sono davvero lontane, per ci se sento parlare di un testo che mi attrae e mi incuriosisce, lo acquisto su internet. Purtroppo perdo tutto ciò di cui non si fa un gran parlare, la scoperta sul posto, il gusto di entrare fisicamente in una libreria e scovare volumi interessanti, ecc.

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