Secondo
alcune ricerche (del Liverpool University e del Rush University
Medical Center in
collaborazione con l'Illinois Institute of Technology di Chicago) leggere, aiuta a prevenire l’invecchiamento
del cervello. La lettura, soprattutto di classici, risveglia l’area destra del cervello, quella
deputata alla memoria e alla creatività. Leggere è utilissimo per conservare la
memoria e riuscire a preservare le abilità cognitive e ad aumentare la
concentrazione della “memoria autobiografica”, la memoria, cioè, degli eventi
che abbiamo vissuto nel corso della nostra vita.
A questo proposito voglio
condividere con voi il mio ricordo. Ero adolescente e, come capita spessissimo
in quegli anni, tragicamente innamorata. Mi ricordo benissimo l’estate calda e
le notti stellate, io ero a letto e, triste, sognate, delusa, leggevo “Cime
Tempestose”. Questo romanzo è ancora sul podio delle mie letture preferite (al
secondo posto, perché al primo c’è da sempre “Il ritratto di Dorian Gray”).
E ora a voi: ve la sentite di
condividere un ricordo con me?
Ho letto "Il Signore degli Anelli" a sedici anni, senza sapere che fosse un cult. Ero iscritta al Club degli Editori o qualcosa di simile, e come mio libro mensile scelsi quello. Mi ricordo ancora quante volte mi rilessi i versi scritti sull'anello e quanto consumai la mappa allegata, seguendo con il dito il percorso di Frodo e dei suoi compagni. Fu una rivelazione, anche se non l'inizio della mia passione per la lettura.
RispondiEliminaMI ricordo l'entusiasmo di un mio compagno di classe al liceo quando lesse "Il Signore degli Anelli"! Io, invece, non l'ho mai letto: credo non sia proprio il mio genere! ;)
EliminaIo ho letto Harry Potter quando ancora non se ne parlava. Non sapevo di quegli studi. Interessante. Perché proprio la lettura dei classici?
RispondiEliminaOggi anche io ho parlato di studi scientifici a beneficio della lettura ;)
Secondo la ricerca del Liverpool University l’area destra del cervello (quella deputata alla memoria e alla creatività) subisce un vero e proprio “risveglio” durante la lettura di versi in prosa e di autori che meritano riflessione e impegno, quindi i classici più della letteratura d'intrattenimento e soprattutto più della lettura di opere di "brain training".
EliminaE ora corro a leggere il tuo post!
La mia prima lettura importante aveva il nome dell'autore che poi è divenuto il mio preferito negli anni: Haruki Murakami.
RispondiEliminaQuando lessi "Norwegian Wood" ero all'università e vivevo tutti i tumulti di un'età che mi aveva accostato molto ai personaggi di quel romanzo. Io non ho più dimenticato Toru Watanabe e Midori.
Sinceramente non conosco questo autore. Grazie per avermelo suggerito, lo aggiungo subito alla lista dei desideri!
Elimina