Ben
trovati a tutti!
Oggi
ho l’immensa fortuna di avere come un ospite
la scrittrice Maria Teresa Steri
e il blog tour di presentazione del
suo terzo romanzo Come un dio immortale.
Non
conosco Maria Teresa di persona, ma ormai sono diversi anni che ci frequentiamo
nell’etere ed è l’opposto di me: costante
e instancabile, cura regolarmente
il suo seguitissimo blog Anima di carta e scrive romanzi lunghi. Ma
tranquilli: non dovete in alcun modo intimorirvi davanti al volume del libro,
perché Maria Teresa scrive molto bene e i suoi romanzi scorrono che è un
piacere e li divorerete in pochi giorni.
Ciò
premesso, devo farvi una confessione: oggi sono un po’ emozionata. Mentre io
sono già stata ospite nel suo blog e in altri, è la prima volta che ospito
qualcuno nel mio. In questi anni ho
ricevuto molto, sia in termini di visibilità,
sia in consigli e suggerimenti da parte di colleghi
scrittori, a cominciare proprio da Maria Teresa, sempre molto gentile e disponile. Sono felice di poter ricambiare e mi
piacerebbe che questo post di oggi fosse solo il primo di una lunga serie.
Inoltre,
siccome il blog tour del romanzo Come un dio immortale giunge qui
dopo numerose altre tappe, dove il libro è stato presentato in molti
suoi aspettati e dove molte domande sono state rivolte alla sua autrice, non
volendo essere ripetitiva, banale o ridondante ho proposto a Maria Teresa una
specie di giochino.
Ho
preso il suo cognome è ne ho fatto un acrostico,
da cui mi sono ispirata per porle poi alcune domande:
Scrittura
Testo
Esoterismo
Ricerca
Ispirazione
Ma
ora bando alle ciance, ho preso sin troppo spazio alla mia ospite.
Scrittura –
quando è nata la passione per la scrittura? Qual è il tuo rapporto con la
scrittura?
In questo senso sono il solito cliché, visto che amo la scrittura
fin da quando ero piccola. Ricordo di aver cominciato scribacchiando una specie
di giornalino di casa, poi buttando giù storielle molto brevi. Man mano che
crescevo e mi appassionavo alla lettura, è nata sempre più la voglia di creare
delle storie più complesse.
Tuttavia, il mio rapporto con la scrittura è sempre stato
altalenante, perché ai periodi di scrittura furiosa si alternavano anche fasi
di stanchezza creativa e demoralizzazione. Sono ancora oggi alla ricerca di un
equilibrio, provando a concentrarmi il più possibile sulla bellezza e la gioia
di scrivere e cercando di essere più costante.
Testo – Come un Dio immortale ha 550 pagine, che
però si leggono molto velocemente. Quanto tempo ci hai messo per scriverlo? E
quando hai sentito che era pronto per la pubblicazione?
Questo romanzo ha avuto una lunghissima gestazione, circa quindici
anni, durante i quali ho scritto altre storie. Ogni tanto lo riprendevo in mano
e facevo importanti modifiche. Durante l’ultimo anno prima della pubblicazione,
sono finalmente riuscita a inquadrare la trama. Da lì il processo della
scrittura è stato più lineare. Quando ho scritto gli ultimi capitoli avevo già
revisionato molte volte tutto il resto, quindi ero sicura di essere ormai al
traguardo. Poco prima della pubblicazione, quando il romanzo era nelle mani dei
beta reader, ho avuto la sensazione che fosse arrivato il momento del distacco,
di lasciare andare la storia. In questi casi non credo ci siano segnali
eclatanti, è un’impressione molto sottile, ma precisa.
Esoterismo – è elemento sostanziale nei tuoi romanzi.
Qual è il tuo rapporto con il paranormale? Ci credi, ne sei influenzata o hai
il giusto distacco?
La convinzione che esista altro oltre al mondo fisico condiziona
inevitabilmente. Però dopo tanti anni in questo campo ho trovato un mio punto
di equilibrio, quindi ne sono influenzata ma senza esserne ossessionata. Per
scrivere storie condite con il paranormale secondo me serve
necessariamente un po’ di distacco, altrimenti si diventa morbosi
e la storia ne risente.
Ricerca – per scrivere Come un Dio immortale quanta
ricerca hai fatto e dove (internet, biblioteca, testi accumulati negli anni
nella tua biblioteca personale)?
Devo confessare di fidarmi poco di internet per le mie ricerche. O
meglio lo uso per piccoli dubbi, questioni spicciole. Ma se si tratta di
documentazione vera e propria, di argomenti che costituiscono la base di un
romanzo, mi affido ai libri della mia biblioteca personale. Ma anche qui cerco
di scegliere con attenzione i testi, perché in campo esoterico si trova
tantissima fuffa, tante chiacchiere di persone che non sanno neppure di cosa
parlano.
Le ricerche, comunque, sono il pane quotidiano della mia
scrittura, anche se poi mi piace elaborare parecchio, abbinandovi elementi di
fantasia.
Ispirazione – dove hai preso l’ispirazione per Come un
Dio immortale, come è nata la storia?
Lo spunto è nato da un sogno, tanti anni fa, come ho raccontato
nel post sulla costruzione della trama ospitato da Serena Bianca De Matteis. Da
allora non mi è più capitato di lasciarmi ispirare dai sogni, perlomeno non per
un’intera storia, però spesso mi succede di svegliarmi con qualche idea o
modifica da fare a ciò che sto scrivendo. Sono convinta che nei sogni la
creatività si liberi in un modo meraviglioso.
La trama del romanzo
Aggredito in un parco cittadino, Flavio si risveglia nella
baracca di una giovane senzatetto, Lyra. Dopo essersi presa cura di lui per
tre giorni, la donna lo manda via in modo brusco.
Tornato a casa, per Flavio nulla è più come prima. Il rapporto
con la fidanzata va a rotoli, mentre crescono la passione e l'ossessione per
la misteriosa Lyra. Indagando, Flavio apprende che a sei anni è scomparsa da
casa senza lasciare tracce. Il suo caso però non è l’unico in città. Negli
ultimi vent’anni, altre sei persone sono sparite nel nulla, e tutte erano
collegate a un noto scrittore
dell’occulto.
Convinto che Lyra sia scappata da una setta, Flavio è deciso a
liberarla dal suo oscuro passato. Ma quando scopre che dietro la sua storia
si cela una verità del tutto diversa, comincia a capire di essere anche lui
una pedina di un gioco più grande, iniziato cinquant’anni prima. Un gioco che
si fa sempre più pericoloso e che lo costringerà a mettere in dubbio tutto
ciò che sa della sua vita e della realtà che lo circonda.
Disponibile su Amazon in versione cartacea o ebook: https://www.amazon.it/dp/B076VXT4J1/
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liberamente scaricabili da qui: http://bit.ly/2yEF0Z9
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Innanzitutto complimenti per l'originalità di questa intervista. Efficace e autentica. In pochissime domande è uscita fuori l'intera forza di questo libro che non smetterò mai di lodare. Complimenti a entrambe.
RispondiEliminaBe' grazie. Come detto avevo un po' paura di essere ripetitiva e quindi di nuocere a Maria Teresa più che aiutarla a far conoscere il suo bellissimo libro!
EliminaGrazie Nadia! In effetti Angelique è stata brava a cogliere in sintesi in questa particolare intervista alcuni elementi chiave. La sintesi è un grande pregio ^_^
EliminaEcco, grazie a quest'intervista ho aggiunto un altro elemento alle mie curiosità: non sapevo che ci fossero voluti quindici anni per inquadrare la storia, prima di avere l'idea finale, e vincente aggiungerei. Questo mi rincuora un po'... ho ancora tempo! :D
RispondiEliminaSinceramente anche a me... sono molto lenta a scrivere. Però credo che per Maria Teresa non sia proprio questo il motivo: è davvero molto accurata nelle sue pubblicazioni. O mi sbaglio?
EliminaGrazie a entrambe! Diciamo che quindici anni sono passati rispetto alla prima versione, poi rimaneggiata svariate volte mentre scrivevo altro. A volte è difficile inquadrare un'idea, ma spero proprio che in futuro serva meno tempo :D
EliminaComplimenti per l'acrostico con il cognome di Maria Teresa! Mi è piaciuta molto questa intervista. Seguo Maria Teresa da sempre e ho seguito il blog tour, ma ogni volta scopro cose nuove.
RispondiEliminaGrazie! Ho cercato di essere creativa.
EliminaGrazie Giulia! Colgo qui l'occasione per ringraziare ancora la padrona di casa, sia per questa calorosa ospitalità sia per la presentazione così lusinghiera! E poi, sì, è stata molto creativa :)
EliminaBella intervista su un romanzo che ha aspetti sempre nuovi da sviscerare. Complimenti a entrambe. :)
RispondiEliminaMaria Teresa ha fatto davvero un gran lavoro!
EliminaGrazie a tutte e due!
EliminaUna nuova intervista e un modo molto originale di rappresentarla. Brave!
RispondiEliminaIl tour di Maria Teresa non finisce mai di stupirci.
Grazie Elena. Hai proprio ragione Maria Teresa ha sempre un coniglio nuovo da tirar fuori dal suo cilindro!
EliminaGrazie anche da parte mia, Elena. Tra i lati positivi di un blog tour c'è secondo me quello di vedere un libro attraverso vari occhi, come se ogni tappa nascesse dalla prospettiva diversa di chi lo ospita.
EliminaComplimenti. Da questa intervista spicca Maria Teresa quale scrittrice con tratti che, secondo me, molti scrittori hanno in comune. Come l'affidarsi ai propri sogni e alla propria creatività con una sorta di marea che ci avvicina e ci allontana. Almeno io mi ci rispecchio.
RispondiEliminaA me personalmente piace leggere le interviste agli autori proprio per cercare i tratti in comune!
EliminaGrazie Renato. Hai proprio ragione, si può parlare proprio di una marea. Ed è bello confrontarsi su questi alti e bassi, aiuta a crescere e ad andare avanti. Anche a me, Kinsy, piace leggere le interviste, in un certo senso ci si sente anche meno soli :)
EliminaA parte qualche altro elemento che si aggiunge alla mia conoscenza della personalità di Maria Teresa e di questo suo romanzo, direi che l'acrostico è un colpo di genio. Complimenti all'autrice dell'intervista. :)
RispondiEliminaChe dire Luz: grazie!
EliminaGrazie Luz anche da parte mia. Kinsy fa degli acrostici incredibili, ci vuole tanta creatività e capacità di sintesi!
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