Ho sempre amato sperimentare
e provare cose nove e così quando ho deciso di pubblicare L’uomo che misurava il tempo in self, ho provato a realizzare la
copertina del mio libro da sola, per vedere come andava, non scartando a priori
la possibilità di rivolgermi a un professionista.
In realtà sono stata
fortunata, perché ho trovato l’immagine che da sola faceva la cover ed è stato
tutto in discesa!
Per questo lavoro non ho
trascurato nulla: oltre ad aver studiato le copertine di altri libri,
salvandole in una specie di carnet d’ispirazione, ho letto e mi sono
documentata in materia e infine, quando ho trovato l’immagine giusta, per
evitare di usarne una già utilizzata, l’ho inserita nel motore di ricerca Tineye.com. Non è una garanzia che
l’immagine non sia stata mai usata, ma almeno si ha la certezza che non sia abusata.
Capita spesso, infatti (anche in libri pubblicati da editori, sigh!) che due o
più libri abbiano la stessa immagine e come lettrice è una cosa che mi da un
po’ fastidio.
Devo
dire, che il risultato finale non è peggio di copertine realizzate da così
detti professionisti. Mi è capitato di vedere davvero cover brutte realizzate
da persone che si spacciavano per tali… ma come per ogni mestiere, ci sono
quelli bravi e ci sono quelli che farebbero meglio a cambiare lavoro.
Ad
ogni modo mi sono così divertita a realizzare la mia copertina, che sto provando
a giocare un po’ con le card, sempre de L’uomo che misurava il tempo.
Preciso che nel pc tengo un file contenente un po’ di nomi di grafici il cui lavoro
mi piace.
Ve l’ho detto: non scarto la possibilità di rivolgermi a qualcuno che
davvero sa quello che fa, perché non è detto che con il prossimo libro riesca a
realizzarmi la cover da sola.